Integratori di vitamina B12: inutili sovradosaggi, claim scorretti e additivi controversi, i risultati del test tedesco

Una carenza di vitamina B12 può avere gravi conseguenze sulla salute ed è per questo che spesso, ad esempio vegani o vegetariani, utilizzano integratori per raggiungere il fabbisogno giornaliero di questa sostanza. Ma i prodotti sul mercato sono ben formulati e sicuri? Per scoprilo Öko-Test ne ha analizzati 29, tipici del mercato tedesco

I prodotti presi a campione da questo nuovo test includono sia farmaci da banco che integratori alimentari a base di vitamina B12. Si tratta principalmente di referenze presenti sul mercato tedesco ma l’indagine fornisce alcune indicazioni e consigli utili anche ai consumatori di altri Paesi.

Il tema dell’integrazione di questa vitamina, tra l’altro, è molto importante e attuale, dato che sempre più persone scelgono di ridurre o eliminare del tutto il consumo di carne e altre proteine animali. In questi casi viene consigliato di assumere integratori di vitamina B12.

La cobalamina infatti – questo il nome scientifico di quella che più comunemente chiamiamo Vitamina B12 – si trova quasi esclusivamente negli alimenti di origine animale:

  • uova
  • carne
  • fegato
  • aringhe
  • latticini

Piccole quantità si trovano anche nei cibi fermentati come i crauti o la soia fermentata.

Ma di quanta vitamina B12 abbiamo bisogno? Gli esperti tedeschi ricordano che:

La stima per adolescenti e adulti è di quattro microgrammi (μg) al giorno, 4,5 μg per le donne incinte e 5,5 μg per le donne che allattano. Per quanto piccola sia questa quantità, le conseguenze possono essere gravi se il corpo non riceve abbastanza vitamina a lungo termine.

Leggi anche: I sintomi gravi di carenza di vitamina B12

Ma, specifica il chimico farmaceutico Manfred Schubert-Zsilavecz dell’Università Goethe di Francoforte sul Meno e consulente di Öko-Test:

I preparati dovrebbero essere riservati ai ‘gruppi a rischio’ e dovrebbero essere assunti solo se vi è evidenza o ragionevole sospetto di una carenza.

Gli integratori alimentari, quindi, possono essere utili ma non se presi senza aver prima verificato un’effettiva carenza.

I risultati

Il test alla fine raccomanda solo 5 integratori di B12. In questo caso però, come già dicevamo, non ci interessano tanto le marche quanto cosa gli esperti hanno trovato nei prodotti “bocciati” o comunque non consigliati.

La cosa più rilevante che segnala l’indagine è che molti integratori contengono troppa vitamina B12:

La maggior parte degli integratori alimentari nel test contiene più di 25 microgrammi (μg) di vitamina B12 per dose giornaliera raccomandata e sono quindi, a nostro avviso, sovradosati, a volte estremamente. Siamo guidati dalle raccomandazioni sulla quantità massima dell’Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR).

Ma questo non aiuta, anzi è del tutto inutile e costoso in quanto la vitamina B12 è idrosolubile:

Il corpo può assorbire solo piccole quantità di vitamina B12, anche in dosi molto elevate. Espelle il resto e produce molta ‘urina costosa’, per così dire.

Nonostante questo, un certo numero di fornitori pubblicizza i propri integratori di vitamina B12 come ad “alte dosi” e ciò, secondo l’Istituto federale per i farmaci e i dispositivi medici (BfArM), si potrebbe considerare un “possibile inganno del consumatore”.

Tra l’altro, molti prodotti mancavano di riferimenti al particolare stile dietetico (dieta vegana) che rende necessaria l’assunzione di vitamina B12:

Perché se sei sano e mangi cibi di origine animale, non hai bisogno di integratori di vitamina B12. Né contro ‘stanchezza e spossatezza’, come suggeriscono diversi fornitori, né ‘per garantire energia e rendimento nella vita di tutti i giorni’.

Il test ha trovato poi in diversi prodotti additivi ed eccipienti controversi. Due medicinali contenevano biossido di titanio, pigmento bianco vietato come additivo alimentare (E 171) nell’Ue dall’agosto 2022, perché sospettato di essere genotossico, ma il cui uso è ancora consentito nei medicinali.

Leggi anche: Biossido di titanio: ci vorranno almeno 10 anni per eliminarlo definitivamente dai farmaci

Come si legge su Öko-Test:

Svalutiamo il biossido di titanio in quanto ci sono esempi che dimostrano che i produttori di farmaci possono fare a meno del controverso eccipiente senza rischiare problemi di efficacia.

In un prodotto, il laboratorio ha poi trovato il conservante propilparaben, che si ritiene agisca come un interferente endocrino.

In sette integratori alimentari vi erano infine additivi controversi quali:

  • agente addensante carbossimetilcellulosa: possibile infiammatorio per l’intestino
  • alcuni fosfati: problematici per chi soffre di malattie renali ma che gravano anche inutilmente sulle persone sane

E in Italia?

Non possiamo sapere se un test condotto sui prodotti venduti in Italia arriverebbe a risultati uguali o quanto meno simili.

Quello che però dovremmo imparare da questa indagine è, innanzitutto, di evitare il fai da te in fatto di integratori e poi di chiedere sempre consiglio al proprio medico di fiducia anche riguardo ad una valida marca per integrare vitamina B12 (nel caso in cui ce ne sia bisogno).

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Fonte: Öko-Test

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