Attenzione a questi due popolari integratori: in dosi eccessive possono causare il cancro e attacchi cardiaci

L’assunzione di integratori di beta carotene e vitamina E potrebbe aumentare il rischio di cancro e malattie cardiovascolari, poiché danneggiano le cellule e hanno un effetto pro ossidante

L’uso di due integratori alimentari possono per causare l’insorgere di malattie cardiovascolari e cancro: stiamo parlando del beta-carotene e della vitamina E. Nello specifico, il beta-carotene ha tra gli effetti collaterali quelli di provocare il cancro.

Leggi anche: Un integratore molto popolare potrebbe aumentare il rischio di cancro ai polmoni se assunto in dosi elevate

Benefici e integratori di beta-carotene e vitamina E

Le malattie cardiovascolari e il cancro sono le principali cause di morte in molti paesi, e l’infiammazione e lo stress ossidativo hanno dimostrato di innescare queste malattie. Gli effetti antinfiammatori e antiossidanti degli integratori alimentari portano le persone ad acquistarli e assumerli.

Tuttavia, in una linea guida pubblicata su The Journal of the American Medical Association, si afferma afferma che:

  • l’integrazione di vitamina E non è benefica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari o del cancro. La sua eccessiva integrazione aumenta il rischio di ictus emorragico.
  • l’integrazione di beta-carotene può fare più male che bene. Soprattutto per i fumatori e i lavoratori esposti all’amianto; questi aumentano il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e cancro ai polmoni.

Inoltre, è stato dimostrato che la combinazione di integratori di beta-carotene e vitamina A aumenta anche il rischio di cancro ai polmoni.

Alimenti VS integratori a base di beta-carotene

Molti studi hanno scoperto che il beta-carotene ha forti effetti antiossidanti, e che il consumo di frutta e verdura può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e mortalità per tutte le cause. Tra gli altri, gli alimenti contenenti carotenoidi possono avere effetti protettivi contro i tumori del polmone, della cavità orale, della faringe e della laringe.

Tuttavia, è probabile che i fumatori che assumono integratori di beta-carotene per prevenire il cancro ai polmoni sperimentino l’effetto opposto.

Gli studi hanno scoperto che l’assunzione di dosi elevate di integratori di beta-carotene aumenta il rischio di cancro ai polmoni, e il rischio di cancro è più alto tra i fumatori.

Già nel 1994, uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha mostrato che il tasso di mortalità totale dei fumatori maschi che assumevano beta-carotene era dell’8% superiore a quello dei non fumatori, e le cause di morte erano principalmente cancro ai polmoni e cardiopatia ischemica.

Ma quanta integrazione è considerata una “dose elevata”? Una meta-analisi del 2010 ha mostrato che le persone che hanno assunto 20-30 mg di beta-carotene al giorno hanno avuto un aumento significativo del 16% dei tumori ai polmoni e allo stomaco, con il rischio più alto tra i fumatori e i lavoratori esposti all’amianto.

Inoltre, indipendentemente dal contenuto di catrame e nicotina delle sigarette, i fumatori che assumono integratori di beta-carotene sono maggiormente a rischio di cancro ai polmoni. In più, se i fumatori consumano alcol regolarmente la combinazione di beta-carotene ed etanolo può portare a epatotossicità.

Perché il beta-carotene degli integratori alimentari e il beta-carotene degli alimenti producono risultati opposti? Alcuni studi suggeriscono che alte dosi di integratori possono passare da “antiossidanti” a “pro-ossidanti” e, nei fumatori, possono persino causare danni ossidativi al DNA, rendendo le cellule più suscettibili al cancro.

Una revisione del 2020 pubblicata su Antioxidants ha sottolineato che le interazioni dei carotenoidi nell’uomo, incluso il beta-carotene, sono complesse e possono diventare antiossidanti o pro-ossidanti. In quest’ultimo caso, i carotenoidi possono arrivare a danneggiare le cellule.

Per quanto riguarda gli integratori di vitamina A, sebbene non siano rischiosi come il beta-carotene, si consiglia anche in questo casao l’integrazione attraverso la dieta.

Due studi condotti nel 2019 hanno scoperto che l’assunzione di vitamina A con la dieta, piuttosto che gli integratori, riduce la mortalità per tutte le cause e la mortalità per malattie cardiovascolari, e che le diete ricche di carotenoidi, che vengono convertiti in vitamina A nel corpo, sono benefiche per la salute cardiometabolica.

La vitamina A è un nutriente liposolubile e l’assunzione di un singolo integratore può provocarne un accumulo eccessivo nel corpo. Troppa vitamina A può ridurre la densità minerale ossea e produrre effetti epatotossici o teratogeni.

Gli integratori sono soltanto uno spreco di denaro?

Non ci sono prove sufficienti per dimostrare che l’integrazione, con uno o più nutrienti, può prevenire malattie cardiovascolari e il cancro.

Quindi, invece di spendere soldi per l’acquisto di integratori il consiglio è seguire una dieta sana, fare esercizio fisico, mantenere un peso nella norma ed evitare l’uso di tabacco e alcol.

Sì, perché una dieta equilibrata può effettivamente ridurre il rischio di cancro e di sviluppare malattie cardiovascolari; inoltre, seguire un’alimentazione variegata e bilanciata ti permette di integrare più nutrienti contemporaneamente.

Ovviamente, ci sono una serie di fattori che rendono necessario l’uso degli integratori; stiamo parlando delle donne in gravidanza che devono assumere un supplemento giornaliero di acido folico per prevenire difetti congeniti del tubo neurale del feto.

Il vantaggio nell’uso degli integratori vitaminici e di altri nutrienti è che integrano rapidamente le dosi efficaci necessarie, ma è sempre meglio seguire una dieta equilibrata evitando l’uso di questi prodotti ove possibile.

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