Scopri il potenziale benefico di Glutatione e Quercetina con la nostra guida agli integratori del momento. Approfondisci cosa rende questi due composti così importanti per la tua salute e come possono contribuire al tuo benessere.
Indice
Glutatione e Quercetina sono le guest star nel panorama dell’integrazione naturale utile per le difese immunitarie. Sono quelle che, studi alla mano1-2, hanno evidenziato di poter svolgere funzioni importanti nel mondo Covid-19.
Ma non solo! La loro proprietà sembrano spaziare anche su altri fronti. In questo articolo vedremo tutto nel dettaglio.
Glutatione e Quercetina: facciamo le presentazioni
I loro nomi li hai sentiti così tante volte che potrebbero essere i tuoi vicini di casa. Ma ti sei mai fermato a pensare “che faccia hanno”?
Il Glutatione, già il nome fa capire che parliamo di qualcosa di importante, è una molecola ad azione antiossidante3. Nel dettaglio è una piccola molecola proteica formata da tre amminoacidi (i mattoncini delle proteine): cisteina, acido glutammico e glicina.
A dispetto delle dimensioni, la desinenza “one” è comunque molto adatta. Il Glutatione è Re degli antiossidanti, il più importante di tutti4. Una sostanza importantissima, che il nostro fegato produce già da sé ma che, spesso, può diminuire a causa dello stile di vita che conduciamo o delle condizioni che viviamo5-6.
Anche la Quercetina è una molecola, in particolare un flavonoide naturalmente presente in alcuni frutti e piante e, come il suo amico, possiede un forte potere antiossidante7.
Possiamo immaginare gli antiossidanti come gli elisir di lunga vita. Difatti, sono in grado di contrastare i radicali liberi, i principali responsabili di invecchiamento e vari disturbi8.
Già da queste prime informazioni puoi capire quanto possono essere utili Glutatione e Quercetina per favorire il tuo benessere. Prima di entrare nel vivo e capire perché hanno stuzzicato la curiosità dei ricercatori e il legame con il Covid, facciamo una pausa e sfatiamo un mito.
Glutatione e assimilazione: un falso mito da sfatare
Fino a qualche tempo fa, il pensiero predominante era che il Glutatione non si assorbisse a livello gastrico e quindi, per beneficiare delle sue proprietà, l’unico modo fosse assumerlo per endovena.
Per fortuna la scienza, che di riposarsi non ci pensa neanche a Natale, continua la sua eterna ricerca e, ad oggi, le informazioni sono molto diverse.
Il Glutatione si assimila già nello stomaco.
Come abbiamo visto all’inizio, le dimensioni del nostro amico sono davvero piccolissime. Grazie al suo essere “formato tascabile”, il Glutatione viene assorbito dall’organismo già a livello dello stomaco9.
Per fare un esempio ancora più pratico, possiamo paragonare il suo assorbimento a quello del brodo di carne/pollo. Se a una persona convalescente da un’influenza dessimo subito della carne di pollo con molta probabilità la rimetterebbe oppure le rimarrebbe difficile da digerire. Se invece gli daremo del brodo di pollo, lo riuscirà a digerire e gli darà nutrimento prezioso per ristabilirsi.
Il motivo è che è facilmente digeribile e nutriente grazie ai piccoli frammenti oligo-amminoacidici che contiene, ottenuti dalla degradazione delle proteine della carne durante la bollitura. Lo stesso principio lo possiamo applicare dunque al Glutatione.
Glutatione, Quercetina e Covid: cosa dicono gli studi?
Ormai dell’infezione da Covid-19 sappiamo molto.
In questi anni, oltre ad aver imparato nuovi comportamenti e attenzioni (era impressionante la quantità di persone che non si lavava le mani prima di mangiare), abbiamo scoperto nuovi elementi che possono rivelarsi di aiuto.
I due più famosi sono loro: Glutatione e Quercetina. Facciamo un excursus su alcuni studi realizzati in questi anni.
Glutatione e Covid: il ruolo nello sviluppo e nel contenimento dell’infezione
Uno studio condotto dall’Università di Torino10 ha evidenziato che le persone che avevano nel sangue un livello di Glutatione basso, erano più inclini ad avere manifestazioni più importanti della malattia e un maggior rischio di sviluppare eventi avversi. A questo si sono succedute altre ricerche che hanno riportato gli stessi risultati11.
Un altro studio ha messo in risalto la capacità del Glutatione nell’inibire la replicazione del virus e ridurre i livelli infiammatori. A fronte di questa proprietà, i ricercatori suggeriscono l’utilizzo del Glutatione come trattamento aggiuntivo, sempre sotto controllo medico, alle modalità di trattamento nei pazienti COVID-191.
Quercetina e Covid: una risorsa molto promettente
Anche la Quercetina, come il Glutatione, ha mostrato un ruolo importante con il Covid-19.
Uno studio, ad esempio, ha evidenziato come la Quercetina possa favorire l’inibizione della replicazione del virus e la cascata di citochine pro-infiammatorie scatenata dall’agente patogeno12.
Un’altra ricerca ha messo in luce la proprietà antimicrobica della Quercetina. In questo lavoro i ricercatori hanno evidenziato come questa sostanza, ad opportune concentrazioni, sia in grado di inibire la crescita di diversi batteri, funghi e virus, anche resistenti ai farmaci13.
Sono, questi, studi davvero interessanti che stanno portando alla luce l’importanza di questi nutrienti e il loro ruolo per il benessere delle persone.
Post Covid: Glutatione e Quercetina sono utili anche in questa fase?
Il periodo successivo all’infezione da Covid, conosciuto anche come Long Covid, è un altro aspetto che ha suscitato l’interesse dei ricercatori.
Per Long Covid si intende una serie di sintomi e manifestazioni che possono essere ricondotti al Covid nonostante la condizione acuta e la positività al virus sia passata. I sintomi più comuni sono: stanchezza, perdita di capelli, affaticamento respiratorio, mal di testa etc14.
Glutatione e Quercetina possono essere utili anche in questi casi? Secondo le più recenti ricerche sì.
Una revisione di 25 studi clinici ha messo in relazione la sintomatologia del Long Covid con la presenza di radicali liberi sviluppatasi durante la malattia. Il Glutatione sembrerebbe in grado di contrastare e facilitare una più rapida eliminazione di queste sostanze tossiche15.
Un’altra ricerca ha messo in luce la relazione tra Long Covid e l’alterazione dei livelli di ossigeno nei tessuti, suggerendo il Glutatione come agente utile per allontanare l’infiammazione che il virus ha innescato16.
Spostandoci sulla Quercetina, troviamo un’altra revisione di studi del 2021, che ha preso in esame diversi flavonoidi per contrastare e ridurre i sintomi del post Covid.
Al termine della revisione, i ricercatori evidenziano che l’uso di flavonoidi può rivelarsi utile per il post Covid e quello che fra i tanti ha risposto meglio è proprio la Quercetina17.
La provenienza che fa la differenza
Se dopo aver letto tutti questi dati il tuo primo impulso è quello di lanciarti alla ricerca di integratori di Glutatione e Quercetina ti capiamo e… ti fermiamo subito!
Per avere il massimo delle proprietà non basta, infatti, che il tuo prodotto riporti il nome dei nostri protagonisti. È necessario accertarsi che questi provengano da fonti naturali.
Questo dettaglio è importantissimo. Gli studi, infatti, evidenziano che gli estratti che provengono da fonti naturali sono molto più biodisponibili e quindi meglio assimilati rispetto a quelli creati in laboratorio18.
Per la Quercetina ti consigliamo quella estratta dal Cappero sotto forma di estratto secco titolato.
L’estratto secco titolato è la miglior forma di lavorazione della pianta, l’unica che ti garantisce che di quel vegetale è stato scelto solo il principio attivo e che questo è costante, anche tra lotti diversi.
Per il Glutatione la fonte naturale è la biofermentazione e che sia Glutatione Ridotto e non liposomiale.
Il Glutatione liposomiale è un Glutatione “incapsulato” in componenti grasse che ne preservano la struttura e ne facilitano l’assimilabilità. Sì, a primo impatto sembra la forma migliore. Ma c’è un però davvero importante. Il Glutatione Liposomiale è meno concentrato.
Immagina di avere tra le mani una capsula e di riempirla per più di metà con le componenti grasse inerti. A questo punto rimane poco spazio per il Glutatione vero e proprio.
Con la forma ridotta non hai bisogno di questa protezione extra, perché è già in forma di oligopeptide e quindi viene subito assimilato nello stomaco. Quindi possiamo inserire più Glutatione nella capsula ed essere comunque certi che venga assorbito.
L’ultima informazione che devi cercare in etichetta è la quantità di attivo presente. Non basta, infatti, vedere scritto Glutatione o Quercetina. Ti devi domandare: quanto Glutatione e Quercetina assumo con questo prodotto?
La risposta che devi leggere è solo una: il massimo apporto giornaliero approvato dal Ministero della Salute per quell’attivo, 250 mg per il Glutatione e 200 mg per la Quercetina19.
Qual è un buon integratore di Glutatione e Quercetina
Glutatione Forte Salugea è il primo integratore dalla formula in grado di farti assumere Glutatione e Quercetina da fonti naturali in un’unica soluzione e ai massimi apporti giornalieri.
È realizzato da Salugea, azienda che da più di 10 anni è specializzata nella realizzazione di integratori 100% naturali. Già queste caratteristiche lo rendono un integratore unico sul mercato. Ma l’elenco dei plus è appena iniziato.
Glutatione Forte:
- È racchiuso in flaconi di vetro scuro di grado farmaceutico. Il vetro è l’unico materiale in grado di garantire la qualità e la sicurezza del prodotto nel tempo. Oltre a far bene all’ambiente.
- È 100% naturale.
- Apporta anche Naringenina, Selenioed OxiP, un mix di attivi brevettato dalla potente azione antiossidante.
- Ogni elemento proviene da fonti naturalie il Glutatione da biofermentazione. Per il massimo della biodisponibilità18.
- Gli estratti vegetali sono tutti titolati.
- È senza OGM, coloranti, conservantie zuccheri aggiunti.
- È adatto a veganie vegetariani.
Puoi trovare Glutatione Forte in tutte le farmacie e parafarmacie d’Italia, oppure sul sito del produttore salugea.com.
Bibliografia
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Disclaimer
Questi testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.