Conosci le differenze principali tra le due forme di vitamina D, D2 e D3? Scopriamo insieme quale potrebbe essere la scelta migliore per l'integrazione.
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La vitamina D è una vitamina liposolubile che svolge un ruolo essenziale nel nostro organismo, soprattutto per l’assorbimento del calcio, la protezione delle ossa, la salute muscolare e il corretto funzionamento del cuore. Di recente, studi hanno mostrato che la vitamina D ha anche effetti benefici per il sistema immunitario e potrebbe avere un ruolo protettivo in diverse patologie. Tuttavia, esistono due forme principali di vitamina D – D2 e D3 – e, nonostante entrambe siano utili, potrebbero avere effetti differenti sull’organismo.
Vitamina D: una famiglia di molecole fondamentali per la salute
La famiglia della vitamina D comprende cinque molecole diverse, ma quelle che rivestono il maggior rilievo per l’organismo umano sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo). La vitamina D2 è presente naturalmente in alcune fonti vegetali come funghi e alghe, mentre la vitamina D3 è sintetizzata a partire dal colesterolo nella pelle in seguito all’esposizione ai raggi UVB del sole e si trova nei prodotti animali, come pesce grasso, tuorlo d’uovo e latte fortificato.
Qual è la differenza tra vitamina D2 e D3
Sia la vitamina D2 che la D3 rimangono inattive fino a quando il corpo non le converte nella loro forma attiva, nota come calcitriolo. Questo processo di conversione avviene in due fasi: prima nel fegato, dove la vitamina D viene trasformata in calcidiolo, e successivamente nei reni, dove diventa calcitriolo, la forma utilizzabile dalla maggior parte dei tessuti corporei.
Le ricerche indicano che le due forme di vitamina D potrebbero influenzare l’organismo in modi diversi. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Immunology, la vitamina D3 sembra avere un effetto più marcato sul sistema immunitario rispetto alla D2. Lo studio ha rilevato che la vitamina D3 stimola maggiormente i geni coinvolti nella difesa immunitaria, suggerendo che potrebbe essere più efficace nel sostenere il sistema immunitario rispetto alla D2. Un’altra ricerca, pubblicata su Nutrients, ha confermato che la vitamina D3 aumenta in modo più consistente i livelli di vitamina D nel sangue, risultando quindi più efficace nell’innalzare e mantenere livelli stabili di vitamina D .
Perché è importante integrare la vitamina D?
Oggi, la carenza di vitamina D è estremamente diffusa e colpisce circa un miliardo di persone in tutto il mondo. Questa condizione è legata a molteplici fattori, come l’età avanzata, la pelle scura (che riduce la sintesi di vitamina D), e la mancanza di esposizione solare dovuta a fattori climatici o al tempo trascorso in ambienti chiusi. La carenza di vitamina D è correlata a problematiche di salute significative, tra cui il rischio aumentato di osteoporosi, malattie cardiovascolari e, secondo alcune ricerche, un aumento del rischio di infezioni respiratorie e persino di alcune forme di tumore .
Uno studio del 2022 condotto dal Brigham and Women’s Hospital ha evidenziato che la vitamina D può ridurre il rischio di malattie autoimmuni del 22%, come l’artrite reumatoide e la psoriasi. In questo studio VITAL, i partecipanti che assumevano 2000 IU di vitamina D al giorno mostravano un rischio ridotto di sviluppare queste malattie rispetto a chi assumeva un placebo
Vitamina D e prevenzione: esposizione solare e integrazione
Per coloro che vivono in aree con scarso irraggiamento solare, l’integrazione è spesso raccomandata. Anche una breve esposizione al sole – 15-30 minuti per le persone con pelle chiara, più a lungo per quelle con pelle scura – può aiutare a mantenere livelli adeguati di vitamina D. Gli integratori, soprattutto nella forma D3, sono un’opzione sicura ed efficace per chi non riesce a ottenere abbastanza vitamina D tramite l’alimentazione e il sole.
Un recente studio ha scoperto che una sufficiente esposizione alla vitamina D potrebbe ridurre il rischio di morte per Covid-19 del 64% . Un altro studio pubblicato su Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism indica che livelli adeguati di vitamina D possono contribuire a ridurre l’incidenza di tumori del colon-retto .
Quali integratori di vitamina D scegliere?
Per chi decide di assumere integratori, la vitamina D3 è considerata la forma più efficace, poiché il corpo umano la utilizza in modo più efficiente. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico per determinare il dosaggio corretto e il tipo di integrazione più adatto alle proprie esigenze, soprattutto se si hanno condizioni di salute preesistenti.
L’importanza della vitamina D va oltre la salute delle ossa, diventando sempre più riconosciuta come una vitamina essenziale per la prevenzione e il supporto della salute generale.
Fonti: Frontiers in Immunology / Nutrients/ National Institutes of Health (NIH)
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