Secondo una recente ricerca l'integrazione con acido folico potrebbe ridurre i tentavi di suicidio. Il team di studiosi ha rivelato che i pazienti trattati con integratori di acido folico hanno visto una riduzione dei tentativi di suicidio pari al 44%
Il suicidio è una delle principali cause di morte, tra i trattamenti per ridurre il rischio vi è la psicoterapia e farmaci specific, come gli antidepressivi.
Un nuovo studio, pubblicato su JAMA Psychiatry, ha utilizzato i dati delle richieste di assicurazione sanitaria di 866.586 pazienti e ha esaminato la relazione tra trattamento con acido folico e tentativi di suicidio per un periodo di due anni.
Hanno scoperto che i pazienti che hanno ricevuto prescrizioni per l’acido folico, noto anche come vitamina B9, hanno sperimentato una riduzione del 44% degli eventi suicidi (tentativi di suicidio e autolesionismo intenzionale).
Robert Gibbons, Ph.D., Professore Blum-Riese di Biostatistica e Medicina presso l’Università di Chicago, l’autore principale dello studio, spera che questi risultati possano migliorare gli sforzi di prevenzione del suicidio, soprattutto a causa dell’accessibilità dell’acido folico.
Non ci sono effetti collaterali reali, non costa molto, puoi ottenerlo senza prescrizione medica, e potrebbe potenzialmente salvare decine di migliaia di vite.
Lo studio
Il team di ricerca inizialmente si interessò all’acido folico nel contesto del suicidio a causa di uno studio precedente, in cui il gruppo cercava le relazioni tra il rischio di tentare il suicidio e 922 diversi farmaci prescritti.
Lo studio ha esaminato simultaneamente ogni farmaco per le associazioni con aumenti e diminuzioni dei tentativi di suicidio.
Sorprendentemente, l’acido folico era associato a un ridotto rischio di tentativo di suicidio, insieme a farmaci che si prevedeva fossero associati al rischio di suicidio, come antidepressivi, ansiolitici e antipsicotici.
Inizialmente, i dati hanno mostrato che le donne incinte tendono ad avere un basso tasso di suicidi, e durante la gestazione si assume acido folico. Quindi, gli studiosi hanno prescritto l’assunzione di vitamina B9 agli uomini, e hanno visto esattamente lo stesso effetto, cioè una drastica riduzione del numero di suicidi.
Per indagare e confermare ulteriormente tale relazione, il team si è concentrato specificamente sull’acido folico e ha tenuto conto di molti possibili fattori confondenti, tra cui età, sesso, diagnosi di salute mentale, farmaci per il sistema nervoso, condizioni che influenzavano il metabolismo dell’acido folico e altro ancora.
Anche dopo aver aggiustato tutti questi fattori, la prescrizione di acido folico era ancora associata a un rischio ridotto di suicidio.
Hanno anche scoperto che più a lungo una persona assumeva acido folico, minore tendeva ad essere il rischio. Ogni mese in cui è stato prescritto acido folico è stato associato a un’ulteriore diminuzione del 5%, durante il periodo di follow-up di 24 mesi.
Gli autori della ricerca, però, non possono ancora dire con certezza se la relazione tra acido folico ed eventi suicidi sia causale; cioè, non sanno ancora se l’assunzione di acido folico riduce direttamente il rischio di suicidio.
Per saperlo con certezza, gli autori stanno procedendo con uno studio randomizzato controllato (RCT) su larga scala per verificare se l’acido folico riduca direttamente il rischio di eventi suicidi, inclusi ideazione, tentativi e completamento.
Se i risultati sono confermati nella nuova ricerca, l’acido folico sarebbe una strategia di prevenzione sicura, poco costosa e ampiamente disponibile e contribuirebbe a salvare migliaia di vite.
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Fonte: JAMA
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