I cibi ultraprocessati non sono tutti uguali: ecco i più (e i meno) pericolosi per la salute secondo lo studio di Lancet

Alcuni cibi ultraprocessati sono peggiori di altri? Un recente studio spiega bene qual è la differenza tra due macro-categorie, una molto più dannosa dell’altra

Non sempre ce ne rendiamo conto, ma oramai i cibi ultraprocessati costituiscono una parte consistente della nostra alimentazione. Dai cereali zuccherati per la colazione agli hot dog, dalle bibite zuccherate agli yogurt aromatizzati, solo negli Stati Uniti questi alimenti rappresentano il 73% del cibo disponibile. Ma non tutti gli ultraprocessati sono uguali e una nuova ricerca rivela quali sono i più rischiosi per la nostra salute.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista The Lancet, una dieta ricca di cibi ultraprocessati aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. La ricerca, durata oltre 30 anni e condotta su 200mila persone, ha mostrato che chi consuma più alimenti ultraprocessati ha un rischio maggiore del 16% di sviluppare malattie coronariche rispetto a chi ne consuma meno.

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Gli ultraprocessati più dannosi da bandire

Non c’è da girarci molto attorno, tra tutti i cibi analizzati, i peggiori per il cuore sono:

  • bevande zuccherate, come bibite gassate e succhi di frutta zuccherati
  • carni processate: tra cui bacon, wurstel, prodotti di pollo impanati e gli insaccati come il salame e la mortadella

Secondo la ricerca, escludendo queste due categorie, gran parte dei rischi associati agli ultraprocessati si riduce, dimostrando che sono loro i veri responsabili di molte problematiche cardiache.

E quelli meno dannosi

Non tutti gli alimenti ultraprocessati dunque sono estremamente nocivi.

Alcuni prodotti, come:

  • gli yogurt dolcificati
  • i cereali per la colazione
  • gli snack salati
  • i gelati (lo studio parla di ice cream statunitense)

sono risultati associati a un rischio cardiovascolare minore. Ma attenzione: questi alimenti possono fornire fibre, vitamine e minerali, bilanciando in parte gli effetti negativi della lavorazione industriale (alimenti come i cereali integrali9 o il pane industriale forniscono nutrienti benefici come fibre e vitamine del gruppo B., ma non sono riabilitati! Rimangono in ogni caso alimenti processati, ricchi di zuccheri e conservanti e, anche se alcuni sono meno dannosi, è sempre meglio consumarli con moderazione.

Cosa rende più pericolosi alcuni ultraprocessati?

La differenza tra i “buoni” e i “cattivi” dipende dal tipo di lavorazione e dagli ingredienti.

Le carni processate sono spesso ricche di sodio e di grassi saturi, mentre le bibite zuccherate contengono quantità elevate di zuccheri privi di valore nutritivo.

Come proteggere la nostra salute?

Beh, è presto detto:

  • preferiamo sempre cibi freschi e poco lavorati, come frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca, che dovrebbero essere alla base della dieta quotidiana
  • eliminiamo carni processate e bibite zuccherate

Infine, ricordiamoci che non è solo il livello di lavorazione a determinare la salubrità di un alimento. Il segreto sta nell’equilibrio e nella consapevolezza delle scelte alimentari.

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