Il 16 ottobre è la Giornata mondiale dell’alimentazione o World Food Day. In questa occasione la FAO vuole mettere in luce ancora una volta i problemi internazionali legati ai cambiamenti climatici e alla sicurezza alimentare.
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Il 16 ottobre è la Giornata mondiale dell’alimentazione o World Food Day. In questa occasione la FAO vuole mettere in luce ancora una volta i problemi internazionali legati ai cambiamenti climatici e alla sicurezza alimentare.
Secondo la FAO la popolazione mondiale nel 2050 raggiungerà i 9,6 miliardi di persone e i cambiamenti climatici stanno minacciando i sistemi agricoli e la produzione di cibo. Preservare gli ecosistemi, le popolazioni rurali e ridurre le emissioni inquinanti sono le prime mosse da compiere per la salvaguardia del Pianeta e del cibo.
Il messaggio della FAO per la Giornata mondiale dell’alimentazione 2016 è “Il clima sta cambiando. Il cibo e l’agricoltura anche”.
Al discorso sui cambiamenti climatici e sul loro impatto sull’agricoltura si aggancia il WWF spiegando che quello che collega i cambiamenti climatici con la produzione di cibo e che mette a rischio la sicurezza alimentare globale è un vero circolo vizioso.
“Da un lato la prima causa del cambiamento climatico è il sistema alimentare, visto che l’agricoltura globale contribuisce con il 35% delle emissioni di anidride carbonica, metano e protossido di azoto: solo l’allevamento zootecnico contribuisce per il 18% a tutte le emissioni di gas serra. Dall’altro lato, sono proprio i territori destinati alla produzione di cibo quelli più esposti ai cambiamenti climatici indotti proprio dai gas serra. Inoltre il sistema alimentare mondiale sottrae il 70% dell’utilizzo globale umano di acqua dolce” – ha spiegato il WWF.
In particolare per il WWF è importante ricordare che gli imputati principali per le emissioni di gas serra dalla produzione alimentare sono la deforestazione tropicale che cerca spazio per le coltivazioni, il metano prodotto dagli allevamenti di bovini e il protossido di azoto prodotto in terreni eccessivamente fertilizzati.
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10 REGOLE PER MANGIARE MENO E MEGLIO
Ecco il chiaro e semplice eco-decalogo del cibo stilato dal WWF per aiutare tutti a ridurre gli sprechi alimentari e a risparmiare le risorse naturali:
- Acquista prodotti locali
- Mangia prodotti di stagione
- Diminuisci il consumo di carne
- Scegli pesce sostenibile
- Riduci gli sprechi del cibo
- Privilegia i prodotti biologici
- Cerca di non acquistare prodotti con troppi imballaggi
- Cerca di evitare i cibi eccessivamente elaborati
- Bevi l’acqua del rubinetto
- Evita sprechi anche ai fornelli
Come ridurre gli sprechi alimentari
Secondo gli ultimi dati della Coldiretti il 58% degli italiani ha ridotto o annullato gli sprechi alimentari nel 2016.
Più di quattro italiani su dieci (44%) mangiano gli alimenti oltre il limite di tempo indicato sulle confezioni e in particolare il 32% se scaduti da una settimana, l’8% da non più di un mese e il 4% anche oltre.
È quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine sui “Cambiamenti delle abitudini alimentari degli italiani” da parte del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e del Presidente di Ixe Roberto Weber all’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio per la Giornata mondiale dell’alimentazione della Fao.
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Le buone abitudini quotidiane a tavola possono aiutare a limitare il circolo vizioso tra clima e produzione di cibo. Non dimentichiamo l’impegno per ridurre gli sprechi alimentari che è già in corso in Italia e nel mondo:
- In Italia una nuova legge per ridurre gli sprechi alimentari e facilitare le donazioni
- In Spagna, Argentina, Brasile e India i frigoriferi solidali per i bisognosi
- Dall’Adi 10 consigli per ridurre gli sprechi alimentari e risparmiare
- Un’iniziativa per raccogliere e recuperare il cibo per chi non ce l’ha
- I 5 oggetti che aiutano a ridurre gli sprechi alimentari in cucina
- I consigli utili per salvare un terzo del cibo che gettiamo
- La bambina che coltiva l’orto per i senzatetto
Riduzione degli sprechi alimentari e una migliore distribuzione del cibo verso chi ora ha scarso accesso alle risorse dovranno diventare le soluzioni in modo che tutti abbiano a disposizione di che nutrirsi.
Marta Albè