Gamberetti gonfiati con un gel che ne migliora l’aspetto e li fa pesare di più. Una pratica fraudolenta purtroppo ancora molto diffusa nei prodotti dei Paesi asiatici, nonostante ci siano sempre nuovi casi riportati regolarmente dalla stampa locale.
Gamberetti gonfiati con un gel che ne migliora l’aspetto e li fa pesare di più. Una pratica fraudolenta purtroppo ancora molto diffusa nei prodotti dei Paesi asiatici, nonostante ci siano sempre nuovi casi riportati regolarmente dalla stampa locale.
I primi casi noti sono comparsi nel 2005, lo stesso anno in cui il governo municipale di Tianjin, in Cina, aveva lanciato una campagna durissima contro gli iniettori di gamberetti (anche se senza fornire mai dettagli sul numero degli arresti o delle adulterazioni).
Tra gli ultimi casi, invece, quello della signora Yang, che nella città portuale di Guangzhou, nel sud della Cina, ha acquistato sei gamberi giganti: era felice dell’acquisto fino a quando non ha trovato il gel all’interno delle teste.
Questo gel, la cui presenza non è tipicamente rilevabile con una semplice ispezione superficiale, viene iniettato dopo che i gamberi sono catturati e prima che siano venduti, in modo da aggiungere peso e guadagnare così un profitto maggiore.
Anche nel 2017 circol sul web un video girato in Vietnam, che mostrava come questa pratica fosse ampiamente diffusa nei paesi asiatici.
Le immagini erano circolate dopo l’approfondimento fatto da test Magazine, rivelando ciò che succedeva in un‘azienda vietnamita che lavora i gamberi prima della vendita.
Attraverso l’utilizzo di pompe chimiche il gel veniva iniettato nella coda, nel centro e nella testa del gambero.
“Su un totale di 1 kg di gamberi il peso aumenterà di 1,2 Kg. Inoltre il gambero avrà un aspetto più fresco, motivo in più per salire il prezzo. Ogni giorno acquisto dai 30 ai 50 kg di gamberetti, devo iniettare una sostanza, poi li vendo a una azienda di esportazione di frutti di mare. Devo fare questo perché tutti i fornitori di gamberetti usano questo metodo”, dice la donna nel video.
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Cos’è questa sostanza?
Nel video viene spiegato che si tratterebbe di Cmc, la CarbossiMetilCellulosa, ovvero un additivo addensante (E466) autorizzato e diffuso nel settore farmaceutico e dolciario, che però nel caso dei pesci, è ammesso solo nei prodotti trasformati, quindi per esempio in quelli cotti. La sostanza deve essere chiaramente dichiarata in etichetta.
La sostanza viene iniettata nei gamberi freschi.
“Nei sacchi è scritto che la Cmc viene dalla Cina”, dice ancora la donna.
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Ha conseguenze nocive sulla salute?
La risposta è no, non sono stati finora riscontrati effetti nocivi, e non vi è un limite di legge per le concentrazioni nei cibi.
Come abbiamo detto, la Cmc si trova in tanti alimenti, ma qui il punto è che dovrebbe essere utilizzata in gamberi cotti e non freschi e sicuramente non per gonfiarne il peso (nel caso dei dolci per esempio, il gel lega alcuni ingredienti).
Il consumatore è quindi vittima di una frode alimentare, perché il peso dei gamberetti non è quello reale.
Nel video è ben spiegato: il gel serve proprio a questo. A rendere lo scenario agghiacciante sono anche le scarse condizioni igieniche in cui vengono tenuti sia i crostacei che la sostanza d’aggiunta.
In conclusione, il consumatore arriva a pagare anche il 20% in più del reale costo, rapportato al peso dei gamberetti.
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Gamberetti che arrivano anche in Europa, essendo importatrice di prodotti ittici da tutti i Paesi interessati dalla frode.
Il consiglio quindi è quello di accertarsi sempre sulla provenienza dei prodotti che consumiamo e di avere qualche dubbio se arrivano nelle nostre tavole intatti e troppo perfetti.