Dicamba: l’esposizione al pesticida più potente del glifosato è collegata al cancro. Il nuovo studio

Un nuovo studio condotto dal National Institutes of Health associa l’esposizione al dicamba all’insorgenza di alcuni tipi di tumore.

Che il dicamba non fosse proprio un toccasana per le colture lo sapevamo già, ma adesso per questo pesticida, arrivano altre accuse da parte dello statunitense National Institutes of Health, che in un nuovo studio associa l’esposizione all’insorgenza di alcuni tipi di tumore.

Ricorderete che a febbraio scorso Bayer e Basf avevano perso in tribunale e hanno dovuto sborsare 265 milioni di dollari a un coltivatore di pesche che sosteneva che il proprio frutteto di oltre 400 ettari era stato irrimediabilmente danneggiato dall’erbicida, che dalle coltivazioni vicine era arrivati ai suoi terreni. E come sappiamo, ciò è possibile perché il dicamba può essere vaporizzato e con determinate condizioni meteorologiche può anche spostarsi per diversi chilometri. Il dicamba adesso, al pari del glifosato, finisce nel mirino a rischio sicurezza per la salute.

Cosa ci dice questo nuovo studio?

Innanzitutto che il dicamba è una sostanza chimica risalente agli anni Sessanta, usata per eliminare le piante infestanti a foglia larga nei campi di soia Gm. Si parlava già di possibili danni a livello del sistema nervoso, dello sviluppo del feto, del fegato e dei reni, almeno su modello animale, e di tossicità per pesci e uccelli. Ancora, è un diserbante ancora più potente del glifosato per eliminare le erbacce. I ricercatori sono partiti dall’analisi di uno studio sulla salute agricola (AHS) che ha coinvolto 49.922 applicatori di pesticidi Iowan e North Carolinian. Gli applicatori hanno riportato l’uso di dicamba durante due periodi di iscrizione: il primo 1993-1997 e il secondo 1999-2005. L’esposizione al dicamba è stata calcolata per intensità, misurazioni cumulative dell’uso specifico di pesticidi e diagnosi di cancro incidente inclusi ritardi di esposizione fino a 20 anni.

“Abbiamo stimato i rischi relativi (RR) e gli intervalli di confidenza al 95% (CI) utilizzando la regressione multivariabile di Poisson per tumori incidenti diagnosticati dall’iscrizione fino al 2014/2015”, scrivono i ricercatori. Senza perderci in dettagli molto tecnici, diciamo che oltre la metà (52,9%) di tutti gli applicatori di pesticidi nello studio usa dicamba e che secondo lo studio, i partecipanti che sono esposti al pesticida sono ad alto rischio di sviluppare carcinoma epatico e del dotto biliare intraepatico e leucemia linfocitica cronica, ancora i rischi di esposizione alla dicamba sono associati al carcinoma epatico e alla leucemia mieloide acuta, fino a 20 anni dopo . Ma serviranno altri studi per avere delle conferme in più.

Fonte: National Institutes of Health , International Journal of Epidemiology

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