Se usi giornali per confezionare e servire alimenti, smetterai subito di farlo (dopo aver letto questo)

La FSSAI spiega che i giornali sono spesso soggetti a "varie condizioni ambientali durante la distribuzione, che li rendono suscettibili alla contaminazione da parte di batteri, virus o altri agenti patogeni che possono trasferirsi agli alimenti, causando potenzialmente malattie di origine alimentare"

L’inchiostro utilizzato nei giornali contiene vari materiali bioattivi con noti effetti negativi sulla salute, che possono contaminare il cibo e causare problemi di salute se ingeriti, per questo la Food Safety and Standards Authority of India (FSSAI) esorta venditori e consumatori a “smettere immediatamente di utilizzare i giornali per confezionare, servire e conservare gli alimenti”.

In una direttiva emanata, la FSSAI esprime preoccupazione per le malattie di origine alimentare associate all’inchiostro della carta che come sappiamo può contenere sostanze chimiche, tra cui piombo e metalli pesanti, che possono penetrare negli alimenti e, nel tempo, comportare gravi rischi per la salute.

Secondo G Kamala Vardhana Rao, Ceo della FSSAI “i consumatori e i venditori di prodotti alimentari in tutto il paese dovrebbero immediatamente di utilizzare i giornali per confezionare, servire e conservare i prodotti alimentari”.

Vi avevamo già parlato dei cartoni della pizza e imballaggi per alimenti contaminati da ftalati: un test effettuato su 61 imballaggi alimentari, evidenziava una contaminazione nel 80% dei casi di DEHP chimico, uno ftalato che danneggia la salute riproduttiva umana.

Il DEHP si trova nell’elenco delle autorizzazioni dell’Ue, insieme ai peggiori prodotti chimici industriali conosciuti. Le aziende che desiderano utilizzarlo devono richiedere un permesso speciale, che viene concesso solo a condizioni molto limitate.

Imballaggi sicuri

In realtà già dal 2018 c’è un regolamento sugli imballaggi proprio della FSSAI che vieta l’uso di giornali o materiali simili per conservare e confezionare gli alimenti, ma in realtà soprattutto nei mercati locali, si continuano a utilizzare. Per questo l’autorità in questi giorni lancia un nuovo monito al non utilizzo.  “I giornali -dice-sono spesso soggetti a “varie condizioni ambientali durante la distribuzione, che li rendono suscettibili alla contaminazione da parte di batteri, virus o altri agenti patogeni che possono trasferirsi agli alimenti, causando potenzialmente malattie di origine alimentare”.

“L’inchiostro da stampa contiene sostanze chimiche dannose: coloranti, alcool, pigmenti, leganti, conservanti e additivi. Se consumate in piccole quantità, queste sostanze causano lievi disturbi di stomaco. Tuttavia, il sovradosaggio può causare avvelenamento e portare anche a complicazioni di salute legate al cancro . Gli anziani e i bambini corrono un rischio maggiore poiché il loro sistema immunitario è più debole”, spiega la nutrizionista Garima Goyal.

L’inchiostro di questi giornali può dissolversi nel cibo. Ma non solo. I metalli pesanti possono alterare anche il gusto e l’odore. Per questo, la FSSAI raccomanda l’adozione di materiali per l’imballaggio degli alimenti sicuri e approvati per garantire il benessere dei consumatori.

Fonte: FSSAI/Nagland Post/Indian Express

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