Cannabis: la commissione Giustizia dice si alla depenalizzazione della coltivazione domestica

Via libera alla proposta di legge che depenalizza la coltivazione domestica: quattro piantine per uso personale sarà il massimo consentito. Il 24 giugno si discuterà in Aula

Via libera della Commissione Giustizia della Camera alla proposta di legge che depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine. Dopo due anni di dibattimenti, ad annunciarlo in una nota stampa è Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, deputato M5S e relatore del provvedimento.

La proposta di legge per la coltivazione domestica della cannabis (nel numero di quattro piantine) per uso personale ottiene l’ok della Commissione giustizia, adesso dovrà essere esaminata in Aula il 24 giugno. Ne abbiamo parlato tante volte, questa proposta di legge a firma di Riccardo Magi, deputato di Più Europa, era stata presentata nel 2019. Nel 2021 c’è stato un ampio ventaglio di audizioni sull’adozione o meno del testo base. Alla fine si è arrivati al deposito degli emendamenti che come dicevamo, saranno discussi il 24 giugno in Aula.

Ricordiamo che a febbraio, la Corte costituzionale aveva dichiarato inammissibile il referendum sulla depenalizzazione della coltivazione della cannabis. Adesso la Commissione Giustizia riaccende uno dei dibattiti più infuocati di sempre.

“Bene, sono soddisfatto del lavoro e del dialogo intercorso tra i gruppi e che ha portato al via libera alla pdl che depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis: un modo per sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio”, scrive il presidente Perantoni in una nota stampa dove spiega anche cosa cambierà se la proposta dovesse trasformarsi in legge.

“Tra le altre novità che rafforzano l’impianto del progetto iniziale – prosegue Perantoni – segnalo: le pene detentive per lo spaccio di lieve entità di cannabis scendono dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi; il consolidamento di un principio già contenuto nel testo base, cioè non potrà essere mai considerato ‘fatto di lieve entità’ la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età l’istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope da tenere ogni inizio di anno scolastico negli istituti di primo e secondo grado”.

Fonte: Camera dei deputati

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