Eliminare il caffè dalla propria dieta cambia radicalmente il modo di vivere le nostre giornate, ma attenzione: disintossicarsi dalla caffeina non è immediato e semplice
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Molte persone non riescono a iniziare la giornata se non dopo aver bevuto una bella tazza di caffè. In effetti, il caffè è considerato da molti come il “carburante” per mantenere alti i livelli di attenzione e di energia – soprattutto nei momenti più stressanti e impegnativi della giornata.
Tutto merito della caffeina, un alcaloide presente in alcune piante (caffè, cacao, tè, cola, guaranà, mate) che stimola il sistema nervoso centrale, riducendo la sonnolenza e aumentando la lucidità mentale.
Oltre che nel caffè, la caffeina è contenuta anche in altre bevande, come tè o guaranà, e nel cioccolato: anche questi prodotti contribuiscono a migliorare la nostra attenzione, attenuando la sensazione di stanchezza nelle ore successive alla loro assunzione.
Ma attenzione: un eccesso di caffeina può avere effetti collaterali che vanno dalla nausea al mal di testa alla difficoltà ad addormentarsi e che, nei casi più gravi, possono portare anche a tachicardia e aumento dell’ansia.
La dose massima di caffeina che si può assumere al giorno è di 400 mg, corrispondenti a quattro tazzine di caffè (a cui, ovviamente, non si devono aggiungere altre fonti di caffeina come cioccolato o tè).
Ma cosa accade invece se eliminiamo del tutto la caffeina dalla nostra alimentazione? I vantaggi sono molteplici per il nostro benessere fisico, e questo potrebbe spingerci a intraprendere il percorso di disintossicazione.
Non dobbiamo dimenticare, però, che la caffeina innesca nel nostro organismo meccanismi di dipendenza analoghi a quelli di droghe o alcol, e che è difficile eliminare questa sostanza in modo drastico – soprattutto se il nostro è un consumo massiccio.
Leggi anche: Caffè: ne stai bevendo troppo? 10 segnali che ti manda il corpo quando assumi caffeina in eccesso
Ma cosa succede al corpo quando si smette di assumere caffeina?
Si abbassa lo stress
L’astinenza da caffeina può causare mal di testa, affaticamento e stanchezza, ma si tratta di sintomi temporanei che scompaiono dopo una manciata di giorni.
Come abbiamo detto, l’assunzione costante di caffeina provoca una limitazione del senso di stanchezza, e il primo sintomo che si manifesta quando questa assunzione si interrompe è proprio la stanchezza.
Ma un accentuato senso di sonnolenza e di spossatezza dura al massimo una decina di giorni, dopo i quali tutto tornerà come prima.
Nel frattempo, l’eliminazione della caffeina abbasserà i livelli di stress e di agitazione e migliorerà anche la qualità del nostro sonno, che sarà più lungo e riposante.
Migliora la digestione
Ridurre o eliminare la caffeina lenisce il bruciore di stomaco e migliora il funzionamento dell’apparato digerente.
Ricordiamo che questa sostanza induce la secrezione acida nello stomaco e indebolisce lo sfintere esofageo, che controlla il reflusso del contenuto dello stomaco nell’esofago: questo provoca bruciore di stomaco e indigestione.
Migliora la salute del cuore
Come abbiamo detto, la caffeina ha proprietà stimolanti sul nostro sistema nervoso, che si traducono in un aumento della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci.
Smettere di assumere caffeina può contribuire a migliorare la salute del nostro apparato circolatorio poiché può permettere un ritorno a livelli di pressione sanguigna e frequenza cardiaca più moderati.
Denti più bianchi
Eliminare la caffeina migliora anche la salute dei denti e contribuisce a tenerli più bianchi. Questo beneficio non è connesso direttamente alla sostanza in sé ma piuttosto alla presenza, nel caffè e nel tè, di composti (i tannini) che macchiano i denti.
Ovviamente, anche lo zucchero contenuto nel nostro caffè può peggiorare la salute della nostra bocca, contribuendo ad aumentare il rischio di carie dei denti.
Cambiano le abitudini urinarie e fecali
La caffeina agisce sulla muscolatura liscia dell’intestino, in particolare nel colon, provocandone la contrazione e stimolando il bisogno di espellere le feci.
Ridurre l’assunzione di caffeina, quindi, può causare una riduzione del bisogno di andare in bagno, e anche la consistenza delle feci potrebbe cambiare.
Per quanto riguarda invece l’espulsione dell’urina, ricordiamo che la caffeina agisce ha un leggero diuretico, e questo provoca un aumento nella produzione di urina. Smettere di assumere caffeina, quindi, può ridurre il numero di visite giornaliere al bagno.
La caffeina va demonizzata?
Come per molte cose, la chiave è la moderazione. Con questo articolo non vogliamo dirvi di eliminare del tutto dalle vostre giornate caffè, cioccolato e tè: una tazzina di caffè al giorno, in assenza di patologie o particolari indicazioni cliniche, non arreca alcun danno.
Se invece avete deciso di intraprendere un percorso di disintossicazione totale dalla caffeina, il nostro consiglio è di procedere gradualmente.
Andare “a freddo” provocherà effetti collaterali come mal di testa e stanchezza, oltre a quel senso di bisogno connesso a una dipendenza che si interrompe bruscamente.
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