Succo di melagrana, piatti con i suoi chicchi color rubino. Ma le bucce di questo frutto che fine fanno? Non gettarle via, riutilizzale così. Non molti sono a conoscenza del fatto che le bucce del melograno, per quanto non commestibili, siano ricchissime anch'esse ricchissime di antiossidanti
La melagrana, il frutto dell’albero di melograno, è una delle protagoniste della stagione autunnale, uno scrigno dalle mille proprietà e benefici per il nostro organismo. Ne beviamo il suo succo rubino, aggiungiamo i suoi arilli alle nostre ricette e buttiamo nell’organico la sua buccia. Errore da non commettere affatto.
La buccia della melagrana, infatti, è ricchissima di antiossidanti e polifenoli e come tutto il frutto ha proprietà antibatteriche e antitumorali. Non è edibile, ma questo non significa che non possa essere usata in altro modo. Gettarla via è un vero e proprio spreco. Ma come utilizzarla o meglio riutilizzarla?
I modi che ti proponiamo sono due:
- un trattamento esfoliante per il corpo
- un tè
Per entrambi bisognerà procedere alla stessa maniera, essiccando cioè le bucce di melagrana. Scegli dei frutti non trattati e lavali accuratamente sotto l’acqua corrente. Sgranali, mettendo da parte i suoi chicchi.
Disponi le bucce di melagrana su una teglia e poi in forno a 60° fin quando non si saranno essiccate. Puoi anche far uso di un essiccatore se ne possiedi uno. Una volta disidratate, puoi ridurle in polvere con l’aiuto di un frullatore.
Adesso non resta che creare il tuo trattamento esfoliante preferito, aggiungendovi la polvere di melagrana. Questi alcuni scrub-corpo fai da te. Se invece desideri bere un tè al melograno, frulla grossolanamente le bucce essiccate di melagrana, inseriscile nel tuo filtro e prepara il tuo infuso.
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