Boom di tumori fra i giovani negli ultimi 20 anni: i dati che mettono in allarme i medici (e le possibili cause)

Cresce l'incidenza dei tumori fra i più giovani: i dati degli ultimi decenni sono allarmanti. I medici stanno ancora indagando sulle cause precise, ma puntano il dito sui cambiamenti deleteri negli stili di vita

L’età dei pazienti che si ammalano di tumore si sta abbassando sempre di più. La fotografia che ci restituisce un’analisi condotta dal Wall Street Journal – e rilanciata sui social dal virologo e divulgatore scientifico Roberto Burioni – ha dell’inquietante: nell’ultimo ventennio negli Stati Uniti le diagnosi di cancro hanno avuto un incremento di circa il 13%; si è passati da 95,6 casi ogni 100.000 persone nel 2000 a ben 107,8 nel 2019.

Ma il preoccupante trend riguarda anche gli altri Paesi. Secondo quanto riportato da una ricerca apparsa su BMJ Oncology, a livello globale nell’arco degli ultimi 30 anni (1990-2019) si è assistito ad un’impennata del 79% di casi di tumori fra persone con meno di 50 anni.

In particolare il carcinoma al seno ha rappresentato il maggior numero di tumori ad “esordio precoce” nel 2019, mentre quelli alla trachea (nasofaringe) e alla prostata sono quelli che hanno subito un incremento più rapido dal 1990.

A fare più paura il cancro alla mammella, quello alla trachea, ai polmoni, all’intestino e allo stomaco, dato che si tratta dei più letali. Oltre 1 milione di persone sotto i 50 anni sono morte di cancro nel 2019, con un aumento di circa il 28% rispetto al dato del 1990.

I tumori che hanno causato il maggior numero di decessi e hanno compromesso maggiormente la salute tra i giovani adulti nel 2019 sono stati quelli del seno, della trachea, del polmone, dell’intestino e dello stomaco.

Secondo quanto riportato dall’American Cancer Society, negli Usa tumori (che colpiscono in prevalenza le donne) si rivelano la quarta causa di morte – dopo gli incidenti, i suicidi e gli omicidi – per i soggetti in età compresa fra i 20 e 39 anni.

Ad aumentare a ritimi veloci negli ultimi tempi sono stati principalemente i carcinomi che interessano il tratto gastrointestinale. A destare particolare preoccupazione è il cancro al colon-retto, dato che le diagnosi di questa neoplasia in pazienti di età inferiore a 55 anni sono passate dall’11% nel 1995 al 20% nel 2019, come emerso da un report pubblicato lo scorso anno dall’American Cancer Society.

Se fino a qualche anno fa i medici raccomandavano di iniziare gli screening per il cancro al colon a 50 anni, oggi viene suggerito di fare prevenzione già a 45 anni.

Leggi anche: Tumori: aumenta sempre di più il numero di persone sotto i 50 anni a cui viene diagnosticato un cancro

A cosa si deve questo aumento di casi di tumore?

I dati delle ultime ricerche scientifiche in materia sono allarmanti. Di fronte a questa crescita di tumori fra le generazioni più giovani viene spontaneo domandarsi quale possa essere l’origine di queste neoplasie. Per dare una risposta più precisa gli esperti stanno approfondendo la questione. Ma alcuni sospetti ci sono già.

Le cause esatte dell’aumento dell’incidenza delle neoplasie restano ancora da chiarire, ma potrebbero essere molteplici e connesse fra loro. Secondo i medici e ricercatori, questa tendenza è da ricercare negli stili di vita, sempre meno sani e all’insegna della sedentarietà. L’aumento dei tumori potrebbe dipendere da “qualche cambiamento ambientale, qualcosa nella nostra alimentazione, nei nostri farmaci o qualcosa che non abbiamo ancora identificato” sottolinea la dottoressa Andrea Cercek, oncologa del Memorial Sloan Kettering Cancer, specializzata in trattamento di neoplasie gastrointestinali.

Dietro questo boom di tumori potrebbero nascondersi anche l’aria avvelenata di smog che respiriamo in gran parte delle città e gli alimenti ultra-processati, venduti a prezzi allettanti e sponsorizzati ovunque (nonostante contengano conservanti, coloranti e altri additivi nemici della salute).

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Fonti: WSJ/BMJ Oncology/American Cancer Society

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