L'EFSA ha recentemente valutato 8 aromi per l'affumicatura di alimenti, comunemente utilizzati in Europa, evidenziando preoccupazioni riguardo alla possibile genotossicità, ossia la capacità di danneggiare il DNA delle cellule umane
Gli aromi che si usano per l’affumicatura, amati per il loro caratteristico sapore che conferisce a carne, pesce e formaggi un gusto più intenso, sono ora al centro dell’attenzione dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
La recente valutazione dell’EFSA, infatti, condotta su 8 di questi aromi, comunemente utilizzati in Europa, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai potenziali effetti genotossici, indicando la possibilità che tali sostanze possano alterare il DNA delle cellule umane, aumentando così il rischio di cancro e altre malattie.
A comprendere meglio la portata di questa valutazione e i suoi impatti, ci aiuta Wim Mennes, presidente del gruppo di lavoro EFSA sugli aromatizzanti che ha raccontato alcuni particolari importanti in un’intervista pubblicata sul sito dell’EFSA stessa.
Ma partiamo dall’inizio. Gli aromi di affumicatura vengono aggiunti a vari alimenti, tra cui carne, pesce, formaggi, ma anche a cibi come zuppe, salse, bevande, patatine, gelati e dolciumi. Queste sostanze, pur non avendo la funzione conservante dell’affumicatura tradizionale, sono impiegate per conferire un gusto affumicato.
Nello specifico, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha considerato i seguenti aromi:
- SF-001 “proFagus Smoke R714” (precedentemente denominato“Scansmoke PB 1110”)
- SF-002 “Zesti Smoke Code 10
- SF-003 “Smoke Concentration 809045”
- SF-004 “Scansmoke SEF7525”
- SF-005 “SmokeEx C-10”
- SF-006 “SmokEz Enviro-23”
- SF-008 “proFagus Smoke R709”
- SF-009 “Fumokomp Conc.” (precedentemente denominato “Fumokomp”)
Ma perché l’EFSA ha valutato la loro sicurezza?
Il dottor Mennes ha spiegato che il compito dell’EFSA è di valutare la sicurezza degli aromi di affumicatura in base alla legislazione dell’Unione europea, che richiede una valutazione preventiva prima che essi possano essere immessi sul mercato. In realtà, la valutazione di cui parliamo, ha coinvolto 8 prodotti già presenti sul mercato europeo da dieci anni, con richieste di proroga delle autorizzazioni per altri dieci.
Quelli già in commercio, infatti, devono essere rivalutati di nuovo prima del termine del periodo di autorizzazione già concesso. E, in questo caso, nonostante la loro lunga presenza sul mercato, sono state evidenziate preoccupazioni per la sicurezza.
Rischio di genotossicità degli aromi per l’affumicatura
Il dottor Mennes ha spiegato quali possono essere i rischi di questi aromi:
Sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, non è stato possibile escludere problemi di genotossicità per alcuno degli otto aromatizzanti di affumicatura. Per genotossicità s’intende la capacità di una sostanza di danneggiare il materiale genetico delle cellule. Cambiamenti o mutazioni delle informazioni genetiche all’interno di una cellula possono aumentare il rischio di sviluppare patologie come cancro e malattie ereditarie. Per questo tipo di tossicità non è possibile stabilire un livello di sicurezza.
Già tra il 2009 e il 2012, l’EFSA aveva valutato questi aromatizzanti, rilevando problemi in gran parte dei prodotti, a causa di un margine di sicurezza insufficiente. Questa valutazione iniziale aveva portato a una revisione dei livelli di utilizzo proposti dalle aziende richiedenti.
La novità di questa valutazione più recente sta però nell’applicazione di una metodologia aggiornata, che considera l’intera miscela come genotossica se anche un singolo componente lo è:
Abbiamo applicato una metodologia aggiornata per valutare i nuovi dati presentati dai richiedenti. La metodologia è descritta nella guida scientifica aggiornata EFSA del 2021, che non era disponibile al momento della prima valutazione scientifica. La guida raccomanda che se un singolo componente di una miscela complessa (come gli aromatizzanti di affumicatura) sia comprovatamente genotossico, l’intera miscela va considerata genotossica. Abbiamo concluso che sei degli aromatizzanti di affumicatura che abbiamo valutato contengono sostanze genotossiche e destano pertanto preoccupazioni in termini di sicurezza per l’uomo. Per gli altri due non abbiamo potuto escludere problemi di sicurezza a causa della mancanza di dati.
Come si possono difendere i consumatori? L’esperto dell’EFSA ha spiegato anche questo, specificando che la valutazione non indaga sulle ricadute per i consumatori e che se è vero che il consumo di sostanze genotossiche comporta un alto rischio di effetti nocivi sulla salute, c’è da considerare anche che la probabilità di manifestazione di tali effetti dipende da vari fattori, compresa la genetica e le abitudini alimentari individuali.
In genere una dieta bilanciata riduce il rischio di esposizione a potenziali rischi alimentari. Bilanciare la dieta variando gli alimenti può aiutare i consumatori a ridurre l’assunzione di sostanze nocive.
Ora sta alla Commissione europea e agli Stati membri dell’Ue esaminare attentamente il parere dell’EFSA come base per discutere le opzioni di gestione del rischio relativamente a questi aromi.
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Fonte: Efsa
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