Uova al fipronil: richiamati quattro lotti contaminati. Arrivano i provvedimenti di Bruxelles

Non si placa l'allarme fipronil nelle uova. Ancora nuovi richiami. Il Ministero della salute ieri ha ritirato quattro lotti nelle Marche. Intanto dall'Europa arrivano nuove norme che regolano i controlli e i richiami dei prodotti alimentari

Non si placa l’allarme fipronil nelle uova. Ancora nuovi richiami. Il Ministero della salute ieri ha ritirato quattro lotti nelle Marche. Intanto dall’Europa arrivano nuove norme che regolano i controlli e i richiami dei prodotti alimentari.

I Servizi Veterinari dell’Area Vasta 2 hanno comunicato al Ministero l’avvio delle procedure di richiamo di uova di varie categorie provenienti dall’allevamento Società Agricola Fattorie Valle del Misa di Ostra Vetere, in provincia di Ancona.

Si tratta dei lotti numero 31-32-33-e 34 2017, con il codice allevamento (indicato sulle uova) 3IT036AN089. Il motivo del richiamo è la presenza di fipronil pari a 0,98 mg/kg, superiore al limite di tossicità acuta pari a 0,72 mg/kg.

Il Ministero raccomanda di non consumare le uova di questi lotti e di riportarle presso il punto vendita in cui sono state acquistate per ottenere un rimborso.

Ieri, inoltre, a Bruxelles si è svolta la riunione del Comitato PAFF dell’Ue, che si occupa di sicurezza tossicologica nella catena alimentare. L’incontro è stato voluto per trovare misure comuni a tutti gli Stati e volte ad arginare la contaminazione da fipronil negli allevamenti destinati alla produzione di uova.

“In particolare sono stati precisati i termini per la notifica delle allerte nel sistema europeo e il conseguente avvio delle procedure di ritiro e richiamo, le modalità di gestione degli animali e delle uova negli allevamenti interessati dalla contaminazione, sono stati stabiliti i fattori di concentrazione da applicare per la valutazione di conformità degli ovoprodotti” fa sapere il Ministero della Salute.

La Commissione europea inoltre ha chiesto agli Stati Membri di raccogliere dati nell’ambito per svolgere un monitoraggio ad hoc per il settore delle ovaiole in allevamento, sulle uova e sulle carni di ovaiole al mattatoio, per la ricerca anche di altri potenziali antiparassitari contaminanti.

LEGGI anche:

Per gli operatori del settore alimentare, dalle autorità europee è arrivato l’invito ad adottare

“misure idonee ad assicurare l’immissione sul mercato di prodotti sani e sicuri”.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram