Milioni di uova contaminate in Europa. Pericolo anche in Italia?

Milioni di uova contaminate dal fipronil, un insetticida vietato nella produzione di cibo per le persone sono state ritirate da alcuni mercati europei. Si parla di diversi paesi e in Italia?

Milioni di uova contaminate dal fipronil, un insetticida vietato nella produzione di cibo per le persone sono state ritirate da alcuni mercati europei. Si parla di diversi paesi e in Italia?

L’allerta è stata lanciata il 22 luglio dall’Autorità olandese per la sicurezza alimentare (NVWA), tramite una serie di comunicati in cui si spiegava che nelle uova era stata trovata una concentrazione di fipronil così alta, da mettere a rischio la salute pubblica.

Nei Paesi Bassi, oltre 180 aziende produttrici sono state bloccate, mentre sono state allertate le autorità per la sicurezza del cibo di Regno Unito, Francia, Svezia e Svizzera, dove le uova sarebbero arrivate o direttamente dai Paesi Bassi o dalla Germania.

Il fipronil è usato in ambito veterinario per proteggere gli animali da pulci, pidocchi e zecche, ma secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, se ingerito in grandi quantità nel corso del tempo, può essere ‘moderatamente pericoloso per la salute umana’.

Soprattutto perché, può avere effetti sulla tiroide, sul fegato e sui reni, inoltre il Fipronil può avere ripercussioni anche sulle api da miele e può essere assorbito attraverso la pelle.

Nei Paesi Bassi, in Belgio e in Germania i prodotti fatti con le uova degli allevamenti in cui era stato usato il fipronil sono già stati ritirati, ma adesso il problema è un altro, perché si pensa già alla soppressione di milioni di galline per liberare completamente gli allevamenti da tracce di insetticida.

Queste uova sono arrivate in Italia?

“Non risultano distribuzioni di uova contaminate con Fipronil in Italia”, spiega il ministero della Salute, rassicurando i consumatori.

“Le indagini condotte attraverso il sistema di allerta europeo RASFF hanno evidenziato che si ipotizza un uso fraudolento del fipronil da parte di alcuni produttori dei Paesi Bassi. In relazione a questa segnalazione il Ministero ha informato gli Assessorati alla Sanità delle Regioni e ha chiesto di effettuare le verifiche sul territorio”, precisa la nota.

Dominella Trunfio

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