Come difendersi dalle cosiddette olive verniciate? Una frode alimentare pericolosa per la salute dei consumatori in quanto questi composti, utilizzati per rendere di un verde più vivo ed uniforme le olive (perché anche l’occhio vuole la sua parte), sono dannosi.
Si torna a parlare del rischio di trovarsi vittime di una frode alimentare, quella che riguarda le olive verdi colorate con solfato di rame o clorofilla ramata. Come difendersi dalle cosiddette olive verniciate?
Tempo fa un vero e proprio scandalo alimentare aveva colpito il settore delle olive verdi da tavola. Un blitz della guardia di finanza aveva infatti eseguito un maxi sequestro. Il bottino? 85 tonnellate di olive verdi colorate con solfato di rame o clorofilla ramata (E141).
Una frode alimentare pericolosa per la salute dei consumatori in quanto questi composti, utilizzati per rendere di un verde più vivo ed uniforme le olive (perché anche l’occhio vuole la sua parte), sono dannosi. In particolare il solfato di rame, sostanza che tende ad accumularsi nell’organismo e che può causare conseguenze.
Per quanto riguarda la clorofilla ramata, invece, questo colorante di origine naturale (sia pure non tossico) proprio come il solfato ramoso è vietato nella produzione di olive. Utilizzarla è dunque una pratica scorretta che serve a non far emergere i difetti delle olive che altrimenti sarebbero troppo visibili ai consumatori.
Come ha spiegato Giuliano Palomba (Corpo forestale dello Stato), che aveva coordinato le indagini sulle olive verdi da tavola:
“Il metodo di lavorazione principale per le olive dolci da tavola, il Castelvetrano, prevede l’utilizzo di soda caustica, che permette la ‘deamarizzazione’ del frutto, da cui deriva il nome ‘dolce’ ma durante la lavorazione il loro color verde tende a sfumare verso il giallo e questo fa emergere le macchie e i difetti delle stesse olive”.
Come scegliere le olive verdi da tavola (ed evitare le truffe)
Difficile stabilire, senza i mezzi necessari, se delle olive sono state “verniciate” (questo il termine con cui si indica l’uso dei coloranti sopracitati). L’unico consiglio valido è quello di osservarle attentamente. Se vedete che hanno una colorazione verde intensa, brillante e completamente uniforme è meglio diffidare.
Anche se ci sembrano belle, infatti, potrebbero essere tali solo in quanto trattate. Meglio allora preferire olive che risultano un po’ imperfette, leggermente ammaccate o di un verde non altrettanto accattivante rispetto a quelle super brillanti e lucide.
Se potete, evitate di acquistarle al supermercato ma scegliete un piccolo produttore locale, in questo modo avrete anche l’occasione di capire meglio come vengono prodotte. Infine, meglio prediligere quelle da coltivazione biologica.
Un’ultima opzione, ancora migliore, è quella di preparare da soli le vostre olive da tavola, soprattutto se avete degli ulivi o riuscite ad avere olive appena raccolte con l’aiuto di qualche famigliare o amico.
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Francesca Biagioli