Nuova allertaalimentare. Il Ministero della salute ha ritirato due lotti di tonno pinne gialle decongelato e importato dalla Spagna perché responsabile di aver provocato delle intossicazioni alimentari e sindrome sgombroide. Alla base un eccesso di istamina
Nuova allerta alimentare. Il Ministero della salute ha ritirato due lotti di tonno pinne gialle decongelato e importato dalla Spagna perché responsabile di aver provocato delle intossicazioni alimentari e sindrome sgombroide. Alla base un eccesso di istamina.
Il 1° giugno il Ministero ha fatto sapere che il consumo di questi lotti di tonno sarebbero associati a diversi episodi di intossicazione in Puglia, Lazio, Basilicata e Veneto.
Secondo quanto riportato dalla nota ministeriale, si tratta del tonno spagnolo commercializzato col marchio Ittica Zu Pietru Srl, con stabilimento a Bisceglie (BT).
In particolare, il richiamo riguarda le confezioni da 2 kg caratterizzate dai seguenti numeri di lotto: 753180517 e 753200517 con date di scadenza rispettivamente 02/06/2017 e 07/06/2017.
Nei due lotti sarebbero stati trovati livelli di istamina superiore a quanto previsto dall”ex Reg 2073/2005 smi.
Un’allerta che potrebbe ricondursi a quella diramata circa un mese fa dal Ministero della salute spagnolo, successivamente diffusa anche dal nostro Ministero. Il 12 maggio scorso infatti l’Agencia Española de Consumo Seguridad Alimentaria y Nutrición aveva fatto sapere che vi erano diversi focolai di sindrome sgombroide. In seguito, le Autorità sanitarie italiane avevano provveduto a porre sotto sequestro le partite ricevute.
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In generale, il pesce se conservato male o troppo a lungo può essere rischioso per la nostra salute in quanto troppo ricco di istamina. I pesci più pericolosi in questo senso sono tonno, sgombro, sardine e aringhe in scatola.
Sindrome sgombroide
La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica che deriva dall’ingestione di pesce alterato che contiene istamina.
Come si manifesta? I sintomi sono piuttosto comuni e facilmente riconoscibili: dall’arrossamento della pelle al prurito, dalla cefalea al bruciore orale, ma anche crampi addominali, nausea, diarrea.
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Controllate il lotto e se avete acquistato questo prodotto non consumatelo e riportatelo presso il punto vendita per ottenere un cambio o un rimborso.
Francesca Mancuso