Stop alla vendita di ostriche in Francia per Capodanno: “troppe intossicazioni” da norovirus

Le autorità francesi hanno bloccato temporaneamente la vendita di ostriche provenienti dal Bassin d'Arcachon, nel sud-est del Paese, ma anche da due zone della Normandia, a causa di "diversi casi di intossicazione alimentare" dovuti alla presenza di noravirus

A pochi giorni dal Cenone di San Silvestro, le autorità francesi hanno preso la decisione di vietare temporaneamente la vendita di ostriche, in risposta a diversi casi di intossicazione alimentare.

La prefettura della Gironda ha riferito che i sintomi riportati sono quelli di una “gastroenterite acuta“, ma ha rassicurato che finora non sono stati segnalati casi gravi. La decisione di interrompere la vendita delle ostriche è stata presa in seguito all’allarme scattato dopo un aumento delle visite al pronto soccorso per sintomi gastrointestinali correlati alla stessa fonte alimentare, appunto le ostriche, consumate nel periodo natalizio.

Le analisi condotte sugli allevamenti locali hanno rivelato la presenza del “norovirus”, responsabile della gastroenterite. Inoltre, le segnalazioni indicano che le ostriche provenienti dalla baia di Arcachon “potrebbero rappresentare un rischio”, sottolineando la necessità di indagini più approfondite sulla tracciabilità dei prodotti, indagini che sono ora in corso per identificare la fonte precisa delle intossicazioni.

Le ostriche raccolte o pescate in queste zone sono state ritirate dalla vendita su ordine della prefettura che ha invitato inoltre le persone che le avevano acquistate a non consumarle e a restituirle al punto vendita.

Ma dopo il divieto di vendita delle ostriche del bacino di Arcachon, anche la Normandia si trova a fronteggiare una simile situazione. Ieri, la prefettura del dipartimento ha preso la decisione di vietare la vendita di ostriche provenienti da due parchi nella regione del Calvados: Géfosse-Fontenay e Grandcamp-Maisy.

I sintomi riportati dagli intossicati sono gli stessi e il problema sembra essere sempre legato alla presenza di “norovirus”.

I produttori si giustificano convinti che il sistema igienico-sanitario nella zona del bacino di Arcachon sia stato la causa dell’inquinamento delle acque che hanno poi contaminato le ostriche. Le forti piogge degli ultimi mesi sono state indicate come un fattore contribuente che ha portato ad un aumento significativo del volume d’acqua nella zona e causato il riversamento di acque contaminate nei bacini di coltivazione.

Il divieto temporaneo rimarrà in vigore fino a quando la qualità dell’acqua e dei molluschi sarà completamente garantita, con un periodo di attesa stimato di 28 giorni.

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