Secondo gli ultimi dati ufficiali, diramati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l'ormai noto focolaio di Salmonella legato al cioccolato Kinder ha fatto ammalare oltre 450 persone
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Tutti ricorderete il focolaio di salmonella causato dal cioccolato Kinder prodotto nello stabilimento Ferrero di Arlon in Belgio. Si è trattato di una situazione estremamente grave, che ha causato infezioni e problemi correlati a molte persone in diversi Paesi europei. Ora, in merito al numero ufficiale di casi, è arrivato un nuovo aggiornamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
Al 15 luglio, secondo i dati ufficiali, nell’UE e nel Regno Unito il focolaio monofasico di Salmonella Typhimurium, legato ai prodotti a base di cioccolato, ha causato 401 casi, confermati (399) e probabili (2).
Inoltre, sono stati identificati casi anche in Canada (4), Svizzera (49) e negli Stati Uniti (1), portando il numero totale di casi a 455 a livello globale.
©ecdc
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Il focolaio, ricorda l’ECDC, è stato caratterizzato da un’elevata percentuale di casi ospedalizzati (circa il 40%) e purtroppo, si trattava soprattutto di bambini di età inferiore a 10 anni, alcuni dei quali hanno presentato sintomi clinici gravi come diarrea sanguinolenta.
Si tratta di un numero di casi superiore a quello dichiarato inizialmente. Leggi anche: Leggi anche: Gli ovetti Kinder con la salmonella hanno contagiato 324 bambini in Europa, i dati ufficiali
L’ECDC specifica:
I casi interessati sono stati identificati attraverso tecniche di tipizzazione molecolare avanzate. Poiché questo metodo di test non viene eseguito di routine in tutti i Paesi, alcuni casi potrebbero non essere rilevati.
Sulla base delle indagini epidemiologiche e microbiologiche, sono stati identificati come probabili veicoli di infezione specifici prodotti di cioccolato della fabbrica belga Ferrero di Arlon, che è stata chiusa l’8 aprile e riaperta recentemente con un’autorizzazione condizionale.
L’ECDC conclude che:
Sono necessarie ulteriori indagini per identificare la causa principale della contaminazione e per garantire che i prodotti contaminati non vengano immessi sul mercato.
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Fonte: ECDC
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