Tra settembre e ottobre, in Svezia ben 102 persone sono state intossicate da salmonella. Ora che l'epidemia è conclusa sembra essere stato trovato anche il colpevole: si tratta di insalata e rucola in busta
Non solo l’Italia è ciclicamente alle prese con qualche allerta alimentare che riguarda salmonella, E. Coli o Listeria. Anche nel resto d’Europa si verificano focolai di intossicazioni dovute al consumo di prodotti alimentari contaminati.
In questo caso, parliamo di quanto avvenuto in Svezia dove 102 persone, tra il 17 settembre e il 19 ottobre scorso, si sono ammalate a causa della Salmonella Typhimurium.
L’Agenzia per la salute pubblica svedese (Folkhälsomyndigheten), da subito si è attivata per capire cosa abbia causato questo focolaio e pochi giorni fa è stata data una risposta ai cittadini.
Sembra che la Salmonella Typhimurium fosse contenuta in un mix di rucola e insalata in busta ma sarebbe stata in particolare la rucola ad essere contaminata. Anche in questo caso, come avvenuto in Italia per il focolaio di listeriosi legato ai wurstel, non è stato segnalato da parte dell’Agenzia per la salute nessun marchio o azienda specifica.
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Ben 20 delle 21 regioni della Svezia sono state colpite dai casi di salmonella. I pazienti avevano un’età compresa tra 4 e 87 anni, con una media di 48 anni e 64 erano donne.
Le unità regionali di controllo delle infezioni e l’Agenzia alimentare svedese (Livsmedelsverket) hanno aiutato Folkhälsomyndigheten a cercare di trovare la fonte dell’infezione che sembra ora essere stata chiarita, dopo aver raccolto interviste e ricevute di acquisto dei pazienti che si erano ammalati.
È stato anche condotto uno studio basato su domande fatte ai pazienti e relative agli alimenti consumati la settimana prima che si ammalassero, confrontate con le risposte date da un gruppo di controllo di soggetti sani.
Come si legge sul sito di Folkhälsomyndigheten :
I risultati mostrano che coloro che si sono ammalati durante l’epidemia avevano mangiato rucola o un’insalata mista che forse includeva rucola in misura maggiore rispetto ai soggetti sani di controllo. La connessione è statisticamente assicurata.
Tuttavia, specifica l’Agenzia per la salute pubblica svedese:
Non si è potuta confermare la fonte con analisi microbiologiche sul prodotto. Trattandosi di alimenti con una durata di conservazione limitata, mentre il numero di nuove malattie segnalate è rapidamente diminuito dall’inizio di ottobre, i prodotti sono giudicati non più sul mercato.
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Fonte: Folkhälsomyndigheten
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