Salmonella: non solo ovetti Kinder, in queste zone scatta l’allarme per l’acqua potabile

In due piccoli comuni in provincia di Belluno rubinetti chiusi per una contaminazione dell'acqua potabile, forse di origine animale

Si parla tanto di salmonella in queste settimane, soprattutto a causa della contaminazione di alcuni lotti di prodotti dolciari a marchio Kinder/Ferrero prodotti in uno stabilimento belga (poi chiuso) e diffusi in tutta Europa, anche nel nostro Paese. La contaminazione da salmonella, purtroppo, non riguarda soltanto uova di Pasqua e ovetti di cioccolata, ma anche acqua potabile.

Accade ad Arsiè, un piccolo comune al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige, dove le analisi condotte dalle autorità sanitarie in due punti di campionamento degli acquedotti hanno riscontrato la presenza del batterio della salmonella. La fornitura idrica sul territorio comunale è stata prontamente interrotta e sono già arrivate autobotti sostitutive per servire la popolazione.

Nell’ambito del programma di autocontrollo dell’Ente Gestore, in due punti di campionamento dell’acqua potabile a servizio di due territori della provincia di Belluno (Arsiè e Ponte nelle Alpi) è stata riscontrata una positività per salmonella, agente infettante di origine umana o animale – si legge sulla pagina Facebook del comune del bellunese. – A seguito di ciò, l’Ente Gestore e i due Comuni interessati hanno definito il temporaneo divieto di utilizzo potabile e alimentare dell’acqua distribuita dai punti di presa contaminati, potenziando nel contempo i sistemi di disinfezione.

Non sono ancora chiare le cause di questa contaminazione dell’acqua, anche se si ipotizza per ora una contaminazione di natura ambientale, proveniente cioè da qualche animale selvatico, favorita da una certa vulnerabilità dei punti di presa, relativamente superficiali. Nei prossimi giorni saranno effettuati nuovi campionamenti di controllo.

Ricordiamo che i sintomi più comuni di un’infezione da salmonella sono febbre, dolori addominali, nausea, vomito e diarrea; nei casi più gravi dell’infezione (che occorrono nei soggetti fragili, in bambini e anziani) possono verificarsi anche batteriemie più gravi, come meningiti. Nella maggior parte dei casi, la salmonellosi si risolve nel giro di pochi giorni, senza ricorso al ricovero ospedaliero.

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Fonti: Comune di Arsiè / Istituto Superiore di Sanità

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