Richiamo prodotti alimentari: presto procedure più uniformi

Presto le procedure per il richiamo dei prodotti alimentari non conformi ai requisiti di sicurezza diventeranno più uniformi. La novità arriva dal Ministero della Salute con l'obiettivo di tutelare i consumatori.

Presto le procedure per il richiamo dei prodotti alimentari non conformi ai requisiti di sicurezza diventeranno più uniformi. La novità arriva dal Ministero della Salute con l’obiettivo di tutelare i consumatori.

L’idea è di introdurre un documento uniforme sulle procedure di segnalazione e ritiro dei prodotti alimentari che non rientrano nelle norme per la sicurezza alimentare. Il riferimento è ad alimenti dannosi, contaminati o comunque inadatti al consumo umano per diverse motivazioni.

Nel 2002 fu istituito il sistema di allerta rapido per la notifica di un rischio diretto o indiretto per la salute dei consumatori. Ora però il Ministero della Salute vorrebbe introdurre un documento unico sulle procedure di richiamo che possa essere utilizzato da tutti gli operatori del settore alimentare (OSA) e dai responsabili della sicurezza dei prodotti immessi sul mercato.

Quando un prodotto alimentare pericoloso verrà segnalato ma sarà già arrivato al consumatore, sarà l’OSA a dover avviare la procedura di richiamo. Dovrà quindi avvertire le autorità competenti, cioè le ASL.

La segnalazione del problema ai consumatori dovrà essere immediata e avvenire sia attraverso i media che nei supermercati dove il prodotto ritirato si trovava in vendita. Il documento OSA è ancora in discussione dal 2008, ma ci aspettiamo che presto si facciano dei passi avanti grazie all’intervento dei consumatori.

In questo modo speriamo che le comunicazioni sul ritiro dei prodotti rivolte ai consumatori diventino più chiare, soprattutto grazie all’indicazione, tra l’altro, di marchio del prodotto, denominazione del punto vendita, motivo del richiamo, lotto di produzione, nome del produttore e sede dello stablimento, data di scadenza, peso e volume dell’unità di vendita,motivo del richiamo e istruzioni del consumatore.

In particolare, il consumatore dovrà sapere come comportarsi nel caso in cui abbia acquistato un prodotto che sia stato in seguito ritirato con istruzioni precise sulla riconsegna in negozio per ottenere una sostituzione o un rimborso.

Inoltre sempre nell’interesse dei consumatori nel 2016 dovrebbe nascere un portale specifico che contenga tutte le comunicazioni di richiamo con le informazioni previste dal nuovo documento, come richiedono Altroconsumo e altre associazioni schierate in difesa dei cittadini. Naturalmente, le segnalazioni dovranno comparire online nel modo più veloce possibile.

Infine, la speranza è che venga accolta la richiesta dei cittadini di avere a disposizione un vademecum che permetta di segnalare nel modo giusto alle autorità un prodotto alimentare imperfetto o adulterato.

Marta Albè

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