Un nuovo rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) rivela che i casi di salmonella nell'Ue legati al consumo di cioccolata Kinder Ferrero sono stati 324 ma diventano 369 se consideriamo anche Svizzera, Canada e Usa
Per settimane ha fatto discutere e preoccupare il focolaio di salmonella partito dallo stabilimento Ferrero di Arlon in Belgio, dove si producono diverse referenze del marchio Kinder. L’allerta alimentare ha riguardato tutta Europa ma si è estesa anche a Canada e Stati Uniti.
Un nuovo rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) fa il punto della situazione al 18 maggio 2022.
Quanti sono stati i casi di salmonella registrati in Europa (e nel mondo), legati alla contaminazione del cioccolato Kinder? 324 nei paesi Ue, 369 se consideriamo tutto il mondo.
Rispetto ai dati precedenti, diramati dall’OMS e aggiornati al 25 aprile 2022, il numero dei casi di salmonella è più che raddoppiato.
Leggi anche: Ovetti Kinder, quanti bambini sono stati contaminati dalla salmonella? I dati ufficiali aggiornati
I casi in Europa e nel mondo
I Paesi europei interessati dai casi di salmonella (si trattava nello specifico di due ceppi di Salmonella Typhimurium monofasica), registrati quasi tutti tra i bambini, sono:
- Austria 14 casi
- Belgio 64
- Danimarca 2
- Francia 81
- Germania 22
- Irlanda 16
- Italia 1
- Lussemburgo 2
- Paesi Bassi 3
- Norvegia 1
- Spagna 5
- Svezia 4
Come si può notare, i Paesi Ue più colpiti sono stati la Francia e il Belgio. Fortunatamente nel nostro Paese il problema è stato del tutto marginale, dato che l’Italia viene rifornita di prodotti Kinder principalmente dallo stabilimento Ferrero di Alba.
La maggioranza dei casi, comunque, si è presentata nel Regno Unito che, come evidenzia anche la tabella seguente, ha registrato ben 109 casi di salmonella.
In Svizzera invece i casi sono stati 43, mentre in Canada e Stati Uniti c’è stato un solo caso.
Secondo quanto affermato dall’Ecdc, 8 casi non sono legati al cioccolato proveniente dallo stabilimento di Arlon, in Belgio, dunque potrebbe esserci stata anche un’altra fonte di infezione.
Il 41% dei bambini colpiti da salmonella sono stati ricoverati in ospedale, ma fortunatamente non c’è stato alcun decesso.
Ma c’è un altro dettaglio interessante che evidenzia il rapporto dell’Ecdc: dato che il tempo medio tra la produzione e la vendita dei prodotti Kinder è di 60 giorni, e considerato che il primo caso registrato nel Regno Unito risale al 21 dicembre 2021, è improbabile che la salmonella abbia contaminato l’impianto a dicembre 2021, come a suo tempo affermato. Molto più plausibile, invece, che la contaminazione sia avvenuta prima.
Nel frattempo, comunque, lo stabilimento di Arlon (sia pure sanificato) è ancora chiuso ma potrebbe riaprire il mese prossimo grazie ad un’autorizzazione provvisoria. L’indagine interna è ancora in corso.
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Fonte: ECDC
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