La bufala delle mele biologiche cerate (video)

Cera sulle mele bio, l’ennesima bufala sul biologico gira da mesi sul web, soprattutto grazie a video diventati virali, come quello che parla di mele troppo lucide per essere veramente bio. I consumatori devono fare sempre attenzione a ciò che acquistano, ma occhio alle bufale e alle esagerazioni.

Cera sulle mele bio, l’ennesima bufala sul biologico gira da mesi sul web, soprattutto grazie a video diventati virali, come quello che parla di mele troppo lucide per essere veramente bio. I consumatori devono fare sempre attenzione a ciò che acquistano, ma occhio alle bufale e alle esagerazioni.

Sui social negli ultimi mesi sono apparsi numerosi video e messaggi che hanno diffuso allarme e preoccupazione tra i consumatori riguardo la presenza di cere sintetiche e maleodoranti sulla superficie esterna delle mele biologiche.

Per cercare di placare gli allarmismi, ecco l’intervento di Icea, Istituto di certificazione etica e ambientale che si occupa di garantire la qualità dei prodotti biologici. Alessandro Pulga, responsabile del Comitato Certificazione di Icea, è intervenuto con un video per chiarire la questione della cera sulle mele biologiche.

Dalle sue parole apprendiamo che la presenza di cera sulle mele non deve essere necessariamente attribuita a trattamenti esterni. La cera presente sulla mela può derivare infatti da una produzione naturale, volta a proteggere il frutto dalla disidratazione.

Nel video di Icea vengono mostrate immagini che comprovano la presenza di cera naturale anche sulla buccia di mele che non hanno subito alcun trattamento.

È importante sapere che l’uomo ha imparato proprio da questo meccanismo naturale di produzione di cera da parte delle mele ad utilizzare delle cere artificiali per prolungare la conservazione e migliorare l’aspetto di questi frutti.

mele cerate

Ma per quanto riguarda le mele bio, è severamente vietato l’impiego della sola cera (emulsionata in etanolo o altri agenti solubili in acqua) o di cera con aggiunta di altre sostanze per il trattamento delle mele. Queste sostanze infatti sono severamente vietate nel biologico.

I disciplinari del biologico (Reg. CE 834/07 e CE 889/08) ammettono l’impiego di alcune tipologie di cere, come coadiuvanti e distaccanti, utilizzati per staccare i prodotti dalle teglie e altre superfici. L’impiego di tali cere non è, invece, previsto come additivo e agente di copertura della frutta. Il biologico vieta ovviamente anche l’impiego di altre sostanze antimuffa e fungicidi di sintesi.

Anche FederBio è intervenuta sulla questione delle mele biologiche ricoperte di cera, parlando di disinformazione e della pretesa di imporre verità senza alcun riscontro oggettivo, amplificata dalla rete.

FederBio ha pubblicato un filmato realizzato dalla VI.P, l’associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta – reparto bio, in cui un operatore ripete il test su una mela Gala biologica. La buccia del frutto bio, prima di qualunque passaggio in sala lavorazione, viene raschiata con un coltellino e si ottengono delle scaglie di cera del tutto di origine naturale e autoprodotta dal frutto stesso. Il leggero strato ceroso che appare sulla superficie della mela Gala biologica ripresa, infatti, è prodotto naturalmente dal frutto per proteggere la sua epidermide dagli agenti atmosferici, da attacchi fungini e da altri parassiti.

“La lucentezza di alcuni frutti non deve indurre in inganno: non è legata a particolari trattamenti chimici, ma è un fenomeno naturale, dovuto al fatto che, per proteggersi dagli agenti atmosferici, i frutti producono delle cere naturali, con le quali ricoprono la buccia. Queste cere, se strofinate contro una superficie morbida… si lucidano, proprio come la cera che si dà ai pavimenti”ha comunicato FederBio.

Ecco il video bufala che forse avete già visto girare sul web insieme ad altri filmati anloghi.

Ed ecco il video con la risposta di Icea relativa a cera e mele bio.

Il video di FederBio che mostra la presenza di cera naturale sulle mele biologiche.

Infine, il video di Martin Siller che a Biofach 2015 spiega come la mela produca essa stessa della cera per proteggersi.

Marta Albè

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