Latte contaminato da aflatossine, scattano i controlli della Asl sui mangimi. In Sardegna nella zona di Oristano venerdì scorso è stata fermata prima dell’immissione in commercio una partita di latte contaminato da aflatossine M1. La colpa sarebbe della farina di mais contaminata.
Latte contaminato da aflatossine, scattano i controlli della Asl sui mangimi. In Sardegna nella zona di Oristano venerdì scorso è stata fermata prima dell’immissione in commercio una partita di latte contaminato da aflatossine M1. La colpa sarebbe della farina di mais contaminata da micotossine.
La partita di latte è stata ricondotta ad un gruppo di una decina di produttori che fanno parte della cooperativa di allevatori dell’oristanese Arborea. È intervenuta l’Asl di Oristano che ora si occuperà di controllare gli allevamenti coinvolti, con particolare attenzione al mangime somministrato agli animali.
Fortunatamente la partita di latte contaminata è stata fermata prima che il prodotto potesse arrivare sulle tavole dei consumatori. Il latte è stato bloccato direttamente all’ingresso dello stablimento per la presenza di una sostanza potenzialmente pericolosa per la salute.
Il blocco ha interessato 30 mila litri di latte contaminato. Sarebbero 7 in totale gli allevamenti in cui la Asl avrebbe riscontrato la presenza dell’aflatossina M1. Neanche un litro di latte contaminato è stato introdotto nello stablimento dove sarebbe stato sottoposto alle lavorazioni necessarie prima ella vendita.
L’intervento tempestivo è avvenuto grazie alla 3A – lo stablimento lattiero caseario di Arborea – sotto la direzione di Francesco Casula, che ha ricordato che i parametri di controllo sono molto rigidi e che trovare una partita di latte contaminato in Sardegna è un caso eccezionale, tenendo conto che la 3A lavora l’80% del latte prodotto nella regione.
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In questo caso il sistema dei controlli interni alla 3A aveva evidenziato i valori oltre soglia dell’aflatossina M1, che i bovini sviluppano dopo aver ingerito in grandi quantità farine di mais contaminate.
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Ecco perché dunque il problema va ricercato nei mangimi e la questione si amplia da Oristano a tutta l’isola dato che la farina contaminata da aflatossine – delle micotossine che possono intaccare i cereali – potrebbe essere arrivata altrove in Sardegna a partire da uno dei maggiori fornitori dell’isola.
La situazione però è tenuta costantemente sotto controllo in Sardegna in modo da evitare ulteriori contaminazioni del latte e con la richiesta dei certificati delle farine utilizzate negli allevamenti che potrebbero aver ricevuto una partita di mangime contaminato.
Marta Albè