Glifosato nelle birre tedesche: tutti i marchi coinvolti

Glifosato nelle birre tedesche. L’Istituto per l’Ambiente di Monaco ha condotto dei test sui 14 marchi di birra più popolari in Germania e ha individuato residui di glifosato, un diserbante ampiamente utilizzato in agricoltura che l’OMS di recente ha inserito tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.

Glifosato nelle birre tedesche. L’Istituto per l’Ambiente di Monaco ha condotto dei test sui 14 marchi di birra più popolari in Germania e ha individuato residui di glifosato, un diserbante ampiamente utilizzato in agricoltura che l’OMS di recente ha inserito tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.

I livelli di glifosato rilevati nelle birre sono risultati di gran lunga superiori rispetto al limite consentito dalla legge, che è pari a 0,1 microgrammi. Le analisi infatti hanno registrato livelli di glifosato nella birra compresi tra gli 0,46 e 29,74 microgrammi.

Il glifosato presente nella birra costituisce un rischio per la salute? Non ci stupisce il fatto che l’Unione dei birrai tedeschi si sia subito posta sulla difensiva. Il problema riguarda principalmente l’utilizzo ormai eccessivamente diffuso del glifosato in agricoltura e probabilmente anche la mancanza di controlli abbastanza attenti sulle materie prime utilizzate per la produzione della birra.

Secondo l’Istituto federale per la valutazione del rischio (Bfr) il glifosato non costituisce un rischio per la salute dei consumatori. Il mondo scientifico al momento è diviso sul glifosato, con l’OMS che lo ritiene un probabile agente cancerogeno per l’uomo, mentre l’Efsa ha di recente smentito la pericolosità di questa sostanza (si teme però che il parere dell’Efsa sul glifosato non sia del tutto trasparente).

In merito al glifosato urge davvero fare chiarezza, dato che si avvicina il momento in cui la Commissione Europea dovrà decidere se rinnovarne l’autorizzazione per l’Europa per i prossimi 15 anni. La scadenza dell’autorizzazione attuale è prevista per il 30 giugno 2016.

Le birre analizzate in Germania appartengono a 14 marchi noti: Erdinger, Augustiner, Franziskaner, Knig Pilsener, Jever, Beck’s, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder e Radeberger.

Secondo l’Istituto per l’Ambiente di Monaco la pericolosità del glifosato non va sottovalutata, mentre a parere del Bfr, una persona dovrebbe bere 1000 litri di birra al giorno per ingerire una quantità di glifosato pericolosa per la salute. Secondo il Bfr la presenza di glifosato nella birra può essere comunque plausibile, dato che il glifosato è una sostanza ammessa nella coltivazione dei cereali e che alla base della produzione della birra troviamo un cereale come l’orzo, da cui si ricava il malto.

Resta il fatto che tracce di glifosato sono risultate presenti in numerose birre tedesche in quantitativi superiori alla norma e il fenomeno è ancora tutto da spiegare. Il glifosato è la sostanza chimica alla base dell’erbicida Roundup di Monsanto. Secondo l’Unione dei birrai tedeschi i livelli di glifosato rilevati non sono credibili.

Al centro della vicenda troviamo ancora una volta la necessità di difendere i diritti dei consumatori. Secondo l’Unione dei coltivatori tedeschi, la presenza di glifosato nelle birre si potrebbe spiegare con l’importazione di malto d’orzo dall’estero. L’orzo coltivato in Germania per la produzione del malto invece verrebbe sempre sottoposto a controlli rigorosi.

Gradite forse una pinta di birra al gusto di glifosato? Chi ama la birra, se vuole, può sempre scegliere birre biologiche artigianali e locali.

Marta Albè

Fonte foto: Ny Daily News

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