Due nuove allerte del Rasff riguardano cozze contaminate da Escherichia coli o tossine che provocano la sindrome diarroica (DSP)
Il RASFF, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l’allarme per due referenze di cozze contaminate.
Dopo il tonno all’olio prodotto in Italia e ritirato dal mercato per livelli troppo alti di mercurio, ora una nuova allerta alimentare riguarda invece le cozze, che il RASFF ha segnalato in quanto contaminate dal batterio Escherichia Coli.
Si tratta di cozze importate dall’estero che, a seguito dei controlli effettuati, sono risultate appunto contaminate dal pericoloso batterio oppure, in un secondo caso, da tossine che provocano una grave sindrome. In totale infatti sono 2 le segnalazioni che riguardano proprio questi mitili.
Il primo allarme è relativo a delle cozze vive (Mytilus galloprovincialis) provenienti dalla Spagna, e purificate in Italia, dove è stata trovata la presenza di Escherichia coli (fino a 330 MPN / 100 g).
Cozze, ora ritirate dal mercato, ma che altrimenti sarebbero state distribuite in diversi paesi dell’Ue.
Il secondo allarme riguarda invece delle cozze cotte congelate (Mytilus galloprovincialis) spagnole in cui è stata trovata la presenza di tossine che possono provocare la Sindrome diarroica da molluschi bivalvi (DSP) (247 µg / kg – ppb), una patologia neurotossica grave.
Anche in questo caso le cozze sarebbero finite sul mercato di alcuni paesi europei.
Di entrambi i prodotti per cui è stata diramata l’allerta non conosciamo marca e lotto ma, dato che non hanno mai raggiunto i punti vendita, né in Italia né all’estero, possiamo stare tranquilli rispetto ad eventuali cozze, anche surgelate, che abbiamo in casa.
Fonte: RASFF
Leggi anche: