Salsicce contaminate: in Sudafrica morte più di 180 persone per listeriosi

È considerata la più grande epidemia di Listeriosi al mondo, con 948 casi confermati e 180 morti. A confermarne l'origine è stato il Ministro della salute del Sudafrica Aaron Motsoaledi che ha anche reso nota la causa dell'epidemia. Il consumo di salsicce prodotte dai marchi Enterprise di Polokwane, Limpopo, e Rainbow Chicken Limited - RCL

È considerata la più grande epidemia di Listeriosi al mondo, con 948 casi confermati e 180 morti. A confermarne l’origine è stato il Ministro della salute del Sudafrica Aaron Motsoaledi che ha anche reso nota la causa dell’epidemia. Il consumo di salsicce prodotte dai marchi Enterprise di Polokwane e Rainbow Chicken Limited – RCL.

Da lì si è diffuso l’unico ceppo di listeria che ha provocato l’epidemia. Almeno 16 campioni di prodotti alimentari prodotti nello stabilimento sono risultati positivi al ceppo ST6 e i risultati preliminari mostrano che altri prodotti pronti all’uso dello stabilimento di Germiston di Enterprise e Rainbow Chicken Limited (RCL), contengono il batterio.

La National Consumer Commission ha incaricato Enterprise di richiamare urgentemente tutti i prodotti mentre Rainbow dovrà ritirare quelli a base di pollo.

A ciò va aggiunta la messa in quarantena dei prodotti indicati dai canali di vendita e la notifica a tutti i partner commerciali e alle autorità competenti sia a livello locale che a livello internazionale.

Una vicenda iniziata il 12 gennaio, quando 9 bambini con età inferiore ai 5 anni si recarono all’ospedale Bar Hana di Baragwanath con gastroenterite e febbre. Il pediatra sospettò la presenza di una malattia trasmessa attraverso gli alimenti, compresa la listeriosi.

Vennero allertati gli Environmental Health Practitioners (l’equivalente dei nostri Nas) che dopo aver visitato un asilo e ottenuto campioni da due marchi indipendenti, Enterprise e RCL, li hanno sottoposti ai test di laboratorio.

“La Listeria monocytogenes è stata isolata dalle feci raccolte da uno dei bambini malati e da entrambi i campioni raccolti dal nido, inviati al NICD (Centre for Enteric Diseases) e sottoposti a sequenziamento dell’intero genoma e analisi genomica. Il tipo è stato confermato su tutti i prodotti sabato 27 gennaio“, è emerso dalle analisi.

A seguito dei test effettuati sui bambini di Soweto e del cibo che avevano ingerito, gli EHP, insieme ai rappresentanti della NICD e ai consulenti tecnici dell’Organizzazione mondiale della sanità di Ginevra, hanno visitato il sito di produzione alimentare a Polokwane e condotto un ampio campionamento ambientale e sui prodotti alimentari.

Secondo l’ultimo aggiornamento del 2 marzo, il numero totale di casi di listeriosi confermati in laboratorio è salito a 948 da gennaio 2017. Dei 948, erano stati rintracciati 659 pazienti ma 180 di loro erano morti.

Nel frattempo, il Ministero della salute ha invitato i consumatori che hanno acquistato quei prodotti a “metterli in quarantena” per evitare la contaminazione incrociata, prima di restituirli al negozio per un rimborso. Questo perché i batteri della listeria sopravvivono nei frigoriferi e un pacchetto aperto di pollo o carne infetto potrebbe contaminare altri alimenti conservati nelle vicinanze.

Il rivenditore Pick and Pay ha ritirato tutti gli alimenti legati alla listeriosi dagli scaffali.

“Dopo l’annuncio del Ministro della salute sull’epidemia di listeria, Pick n Pay ha agito immediatamente per ritirare tutti i prodotti dai siti di produzione identificati dal dipartimento della salute“, ha detto David North, dirigente del gruppo.

North ha dichiarato che Enterprise and Rainbow Food ha rifornito una gamma molto ampia di rivenditori in tutto il Sudafrica. Tutti i prodotti Enterprise, compresi i marchi Bokkie, Renown, Lifestyle e Mieliekip erano già stati richiamati dalla società.

L’allarme però non si limita al solo Sudafrica ma riguarda anche altri stati, tra cui la Namibia, il Botswana, il Mozambico, lo Zambia, il Malawi e lo Zimbabwe, che hanno vietato l’importazione di carne dal Sud Africa.

Francesca Mancuso

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