Usavano il bisolfito di sodio per far sembrare le carni fresche e quindi più attraenti per il cliente. Succede in sedici macellerie di Torino e provincia che utilizzavano questo trucchetto per smerciare carni vecchie e poco appetibili.
Usavano il bisolfito di sodio per far sembrare le carni fresche e quindi più attraenti per il cliente. Succede in sedici macellerie di Torino e provincia che utilizzavano questo trucchetto per smerciare carni vecchie e poco appetibili.
Nessuna attenzione per la salute del cliente, è questo quanto emerso da una serie di controlli svolti dai carabinieri del Nas con il supporto dell’Asl nel torinese.
In tutto sono stati sequestrati prodotti per 568 kg e messi i sigilli a tre negozi, mentre quattro persone sono state denunciate per frode in commercio.
In generale, le ispezioni hanno interessato una sessantina di macellerie e in sedici le carni sono risultate trattate con bisolfito di sodio, un composto chimico che le rende a primo impatto più lucenti, tanto da farle sembrare fresche.
Il bisolfito di sodio, come sappiamo, viene utilizzato come additivo alimentare con la sigla E222. Molti lo conoscono perché si usa nei vini come conservante, ma anche nelle conserve di frutta e nei succhi come antiossidante, ma in Italia è vietato come additivo nella carne fresca.
Per questo motivo a quattro titolari è stato contestato il reato di vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. E non è la prima volta che parliamo di carne truccata in cui si cambia la data di scadenza e vengono utilizzate sostanze chimiche per coprire il cattivo odore e camuffarne l’aspetto.
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Dominella Trunfio