Bimba di 4 anni mangia formaggio contaminato da Escherichia coli, è gravissima

La piccola è in terapia intensiva e ha sintomi riconducibili alla sindrome emolitico-uremica, patologia che si sarebbe sviluppata a causa dell’ingestione di formaggio contaminato dal batterio Escherichia coli

Una bambina di quattro anni si trova in gravissime condizioni dopo aver mangiato un formaggio contaminato. Si sospetta che la contaminazione sia avvenuta presso una malga a Coredo, in Trentino. La piccola è ancora intubata e si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva infantile dell’ospedale di Padova.

Le sue condizioni sono riconducibili alla sindrome emolitico-uremica, una patologia che sembra essersi sviluppata per via dell’ingestione di formaggio contaminato dal batterio Escherichia coli, prodotto proprio presso la malga di Coredo, nella Val di Non.

Le fonti d’acqua nei boschi intorno alla malga sono state dichiarate non potabili

Dopo approfonditi accertamenti da parte dei carabinieri del Nas, che hanno sequestrato la partita di formaggi e raccolto documenti sulla produzione e gli ingredienti utilizzati, la sindaca di Predaia emetterà un’ordinanza dichiarando non potabili le fonti d’acqua presenti nei boschi intorno alla malga oggetto dell’inchiesta aperta dalla procura.

L’Istituto zooprofilattico delle Venezie è stato incaricato di condurre analisi approfondite sia sul formaggio che sull’acqua per valutare l’entità della contaminazione. Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari sta prendendo misure preventive per tutelare la salute pubblica.

Ha invitato chiunque abbia acquistato prodotti caseari provenienti dalla malga di Coredo prima del 14 luglio a non consumarli. Inoltre ha ricordato che i prodotti a base di latte crudo non sono adatti ai bambini di età inferiore ai cinque anni e alle persone anziane.

La sindrome emolitico-uremica è una malattia causata da Escherichia coli, principalmente trasmessa attraverso il consumo di cibi contaminati. I sintomi iniziali includono diarrea, vomito, forte dolore addominale, sonnolenza, mancanza di urina e affaticamento. Nel caso di bambini, questa patologia rappresenta la principale causa di insufficienza renale acuta.

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Fonte: ANSA

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