Bacche di Goji contenenti pesticidi. Il Ministero della salute mette in guardia e invita a non consumare una specifica tipologia di questo prodotto
Bacche di Goji contenenti pesticidi. Il Ministero della salute mette in guardia e invita a non consumare una specifica tipologia di questo prodotto.
Si tratta delle bacche di goji tibetane essiccate confezionate da Agricola di Lusia Srl, in provincia di Rovigo.
Sono 24 confezioni da 250 grammi, contraddistinte dal lotto di produzione 03-03 con data di scadenza 31 gennaio 2019.
Secondo quanto riportato dall’avviso del Rasff, le bacche di goji gestite dalla società provengono dalla Cina e contengono carbofuran (0,043 mg / kg – ppm) e propargite (0,2 mg / kg – ppm).
Il carbofuran è uno dei pesticidi carbammici più tossici. È venduto col nome commerciale di Furadan, da FMC Corporation e Curater, tra gli altri. È usato per controllare gli insetti in un’ampia varietà di colture, incluse patate, mais e soia. È vietato in Europa dal 2009.
Il propargite (nomi commerciali Mitex, Omite e Comite) è un pesticida usato per uccidere gli acari. I sintomi di esposizione eccessiva sono irritazione agli occhi e alla pelle e sensibilizzazione. È altamente tossico per anfibi, pesci e zooplancton, oltre ad avere potenziale cancerogenicità.
Il richiamo riguarda vari paesi, non solo l’Italia: Belgio, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Malta, Olanda, Svezia, Regno Unito.
Il Ministero della salute invita chi avesse acquistato il prodotto contrassegnato da questo lotto, a non consumarlo e a riportarlo indietro per ottenere un cambio o un rimborso.
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Francesca Mancuso