Ucraina: in corso l’evacuazione a Mariupol, si prova a mettere in salvo più civili possibili

Ore 11 italiane, saltata la tregua ed i corridoi umanitari si tenta un altro disperato sforzo per evacuare i civili di Mariupol

E’ in corso proprio in queste ore un altro disperato tentativo di evacuazione di donne, bambini e anziani rimasti intrappolati a Mariupol dopo che il cessate il fuoco di ieri non è stato rispettato ed i corridoi umanitari sono saltati.

L’evacuazione sarebbe dovuta avvenire infatti ieri sabato 5 marzo dalle ore 9 alle 16 ucraine nelle città a sud-est del paese di Mariupol e Volnovakha che sono pesantemente sotto attacco per via delle loro posizioni strategiche, ma è stata sospesa durante il suo corso e tutti i civili ancora presenti sul posto – si stima che ne siano oltre 400.000 solo a Mariupol – sono dovuti rientrare nelle abitazioni e nei rifugi antiaerei.

L’evacuazione, prevista per le ore 12 locali – le 11 italiane di oggi domenica 6 marzo, sta seguendo un percorso concordato dalle attività militari che dovrebbe mettere in salvo i civili il più velocemente possibile. Ad aspettarli ci sono sul posto numerosi autobus in punti raccolta prestabiliti che ieri sono tornati indietro vuoti e che oggi dovrebbero raggiungere la città di Zaparojie, a circa tre ore di tragitto.

Ovunque la situazione è drammatica, a Mariupol manca tutto: acqua, elettricità, medicinali ed è sempre più difficile contare i combattenti morti e tutti quei civili e bambini di cui non si conoscono i nomi. A Mariupol un neonato di 18 mesi è stato ucciso, sparato dai militari russi mentre invano si tentava di salvarlo.

https://twitter.com/Mariia_Zolkina/status/1500354912269574145

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Fonte: BBC

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