Milionari ed esploratori sulle tracce del Titanic: chi sono i passeggeri a bordo del sommergibile scomparso

Sono ancora in corso le ricerche del sottomarino scomparso nel corso del viaggio alla ricerca dei resti del Titanic. Nel frattempo emergono dettagli sull’identità dei passeggeri

Nelle cronache internazionali non si parla d’altro che della scomparsa del batiscafo nelle acque dell’Oceano Atlantico. Una coincidenza inquietante se si pensa che il sommergibile era sulle tracce del relitto del Titanic, nave che colò a picco nel 1912 a 3.800 metri di profondità provocando la morte di circa 1.500 persone.

Le ricerche sono ancora in corso, anche se non è chiaro dove esattamente il sottomarino si sia inabissato. Il batiscafo avrebbe perso i contatti con l’equipaggio di Polar Prince, la nave usata per il trasporto all’area del relitto del Titanic, dopo un’ora e 45 minuti dall’avvio della discesa. Da quel momento è scattato l’allarme, ma per ora il dispiegamento di forze è stato senza esito.

Inizialmente non si era a conoscenza nemmeno di quante persone fossero a bordo del sommergibile e della loro identità. Ora, però, iniziano a trapelare alcuni dettagli e si parla di 5 passeggeri, personalità di spicco, tra cui milionari, avventurieri, esploratori appassionati del Titanic.

Uno dei partecipanti del volo spaziale di Bezos e colui che guidò il Nautilus

Il primo nome che è emerso e di cui si è avuta la conferma è quello del miliardario britannico Hamish Harding. Un nome che non vi suonerà nuovo, dato che era molto noto a livello mondiale per le sue imprese “folli”.

Una su tutte, quella avvenuta lo scorso anno quando era volato nello Spazio a bordo del quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos. Su di lui non ci sono dubbi, come annunciato anche su Facebook dal figliastro Brian Szasz.

Si parla poi del pilota francese Paul-Henry Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic. Anche in questo caso, se siete affascinati dalle vicende della celeberrima nave affondata, si tratta di un volto noto.

Ex membro della marina francese per 25 anni, fu colui che guidò il Nautilus, piccolo sottomarino che nel 1987 dopo le prime scoperte confermò la presenza della nave e permise dopo 34 diverse immersioni di recuperare oltre 1.800 oggetti.

C’è anche il numero uno di OceanGate Expeditions

Tra gli esploratori scomparsi anche il numero uno proprio di OceanGate Expeditions (l’azienda proprietaria del sommergibile che organizza queste “guide” per raggiungere il Titanic), Stockton Rush. Il suo è stato un sogno coronato, iniziato nel 2010.

Anche lui voleva andare nello Spazio, ma non poteva per problemi di vista. Così al turismo nello Spazio scelse quello di profondità, per permettere alle persone facoltose di essere tra i pochi a vedere con i propri occhi il relitto del Titanic. Organizzò così un viaggio di 8 giorni e 7 notti, non accessibile ai più visto che l’escursione negli abissi costa 250.000 dollari a passeggero.

E molto ricche sono infatti anche le altre due persone identificate. Parliamo di Shahzada Dawood e Suleman Dawood, secondo un comunicato diffuso dalla famiglia. Sono un uomo d’affari pachistano ed il figlio.

L’equipaggio e il quinto passeggero al momento rimangono ancora ignoti. Nel frattempo è partita una vera e propria corsa contro il tempo, in quanto l’ossigeno a disposizione del sottomarino è limitato (ve ne sarebbe a sufficienza fino a giovedì) e le ricerche si stanno svolgendo in un’area remota.

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Fonte: ANSA

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