I Ricchi e Poveri a Sanremo 2024: come si chiamavano gli altri membri e perché sono rimasti in due? Il perché tra morte e tradimenti
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Nel panorama musicale italiano, pochi gruppi possono vantare una storia così ricca e travolgente quanto quella dei Ricchi e Poveri. Questo ensemble vocale, nato negli anni ’60, ha incantato generazioni con le sue melodie orecchiabili e le liriche toccanti.
Negli anni, però, il gruppo ha subito delle trasformazioni significative, con alcuni membri che hanno deciso di intraprendere strade diverse e altri che purtroppo non ci sono più. Per la partecipazioni a Sanremo 2024, infatti, saranno presenti soltanto due membri storici del gruppo: Angela Brambati e Angelo Sotgiu. E la domanda che tutti i fan non possono fare a meno di porsi resta sempre una: che fine hanno fatto gli altri componenti e come si chiamava il quarto ”ricco e povero”?
Quanti anni hanno Angela e Angelo?
Angela Brambati e Angelo Sotgiu, sono le due le voci di spicco del celebre gruppo Ricchi e Poveri che calcheranno insieme il palco dell’Ariston per l’edizione 2024 del Festival di Sanremo. La loro incredibile carriera musicale ha attraversato decenni, regalando al pubblico emozioni indelebili attraverso le loro melodie e le loro liriche toccanti.
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Nata il 20 ottobre 1947 a Genova, Angela Brambati ha mostrato fin da giovane un talento innato per la musica: quest’anno compirà 76 anni. La sua voce potente e versatile l’ha resa una delle interpreti più amate e rispettate dell’industria musicale italiana. Dopo aver incontrato i suoi futuri colleghi musicali durante un’audizione, Brambati ha contribuito in modo significativo al successo del gruppo.
Nato il 22 febbraio 1946 a Trinità d’Agultu e Vignola, Angelo Sotgiu ha dimostrato fin da giovane un talento straordinario per il canto: quest’anno compirà 77 anni. La sua voce calda e coinvolgente è diventata uno dei pilastri del suono distintivo dei Ricchi e Poveri. Con il suo carisma e la sua presenza scenica, Sotgiu ha conquistato il cuore del pubblico in tutto il mondo.
Angela Brambati e Angelo Sotgiu sono spostati tra loro?
Nel vasto panorama della musica italiana, i nomi di Angela Brambati e Angelo Sotgiu risplendono come icone della cultura popolare. Ma ciò che ha sempre intrigato i fan è stato il loro rapporto personale: sono stati o non sono mai stati una coppia? Ecco la verità dietro la storia d’amore che ha catturato l’immaginazione del pubblico.
Sì, è vero. Angela Brambati e Angelo Sotgiu hanno avuto una relazione sentimentale in passato. Entrambi hanno confermato di aver avuto un flirt quando erano giovani, un capitolo romantico che, però, non ha avuto seguito. Dopo un breve periodo, entrambi hanno intrapreso strade diverse, incontrando nuovi amori che avrebbero segnato le loro vite.
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Angela Brambati, oggi 75enne, ha vissuto un matrimonio con Marcello Brocherel, dal quale è nato il suo unico figlio, Luca, nel 1976. Tuttavia, questa unione ha conosciuto un tragico epilogo quando la cantante ha scoperto l’infedeltà del marito. La situazione è stata ancor più dolorosa poiché l’uomo tradiva Angela proprio con la sua collega, Marina Occhiena.
D’altra parte, Angelo Sotgiu ha trovato la sua compagna nella vita, Nadia Cocconcelli, con cui è sposato dal 1982. Da questo amore sono nati due figli, Elena e Daniele. La loro unione è stata caratterizzata da solidità e complicità, testimoniata dalla loro lunga storia insieme.
Nonostante la fine della loro relazione amorosa, Angela e Angelo hanno mantenuto un rapporto di grande amicizia nel corso degli anni. La loro vicenda personale, sebbene complessa, ha contribuito a cementare un legame indissolubile, fatto di rispetto reciproco e ammirazione per il talento artistico e umano dell’altro. E dopo tanti anni si trovano ancora fianco a fianco a celebrare il loro più grande amore: la musica.
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Chi c’era prima e perché si sono sciolti
Il gruppo Ricchi e Poveri è nato dall’incontro di quattro talentuosi artisti: Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Franco Gatti e Marina Occhiena. La loro chimica vocale e la capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica li hanno rapidamente portati al successo. Brani iconici come “Sarà perché ti amo” e “Che sarà” hanno conquistato il cuore del pubblico italiano e internazionale, rendendo il gruppo un vero e proprio simbolo della musica italiana degli anni ’70 e ’80.
C'è chi assiste al ritorno di Jhon Frusciante nei Red Hot e noi che assistiamo al ritorno dei Ricchi e Poveri con Marina Occhiena#Sanremo70#Sanremo2020 pic.twitter.com/vaDKcPDT5r
— Isteric* (@Isteric8) February 5, 2020
Nel turbolento anno del 1981, il quartetto dei Ricchi e Poveri fu scosso da una tempesta di scandalo e controversie che avrebbero cambiato per sempre il corso della loro storia. La rottura del gruppo fu causata dall’allontanamento di Marina Occhiena, una delle componenti originali, in seguito ad un episodio che scosse l’intero mondo della musica italiana.
L’evento che segnò la fine dell’era dei quattro membri fu il rivelarsi di una relazione clandestina tra Marina Occhiena e Marcellino Brocherel, il compagno dell’altra componente del gruppo, Angela Brambati. Questa rivelazione provocò una valanga di critiche e pettegolezzi, mettendo a dura prova l’integrità e l’unità del quartetto.
Sanremo 2020, storica reunion dei Ricchi e Poveri con Marina Occhiena https://t.co/AnQZ3CK7Jg#sanremo2020 #ricchiepoveri pic.twitter.com/iWLnl6Q90M
— ApocaFede (@DrApocalypse) January 25, 2020
Nonostante la pressione mediatica e le tensioni interne, Marina Occhiena mostrò inizialmente la volontà di rimanere nel gruppo. Tuttavia, l’agente dei Ricchi e Poveri riuscì a convincerla ad accettare l’abbandono in cambio di una cospicua somma di denaro: ben 20 milioni di vecchie lire. Così, il quartetto si ridusse a tre membri, ma la determinazione e la passione per la musica non vennero meno.
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La separazione avvenne in un momento cruciale per il gruppo, proprio durante la partecipazione al Festival di Sanremo, nell’edizione in cui presentarono l’indimenticabile successo “Sarà perché ti amo”. Nonostante le difficoltà e le tensioni interne, i tre membri rimasti riuscirono a portare avanti con orgoglio il nome dei Ricchi e Poveri, dimostrando una resilienza straordinaria di fronte alle avversità.
Chi era il ”quarto ricco e povero”? Come è morto?
Franco Gatti era lo storico quarto membro dei Ricchi e Poveri. Il 18 ottobre 2023, purtroppo, la famosa voce dell’indimenticabile gruppo, è venuto a mancare.
Ha fallecido Franco Gatti, de Ricchi e Poveri, a los 80 años. Gracias por tantos buenos momentos. Descanse en paz. pic.twitter.com/oeKG1eIPPc
— Yo fuí a EGB (@YofuiaEGB) October 18, 2022
La moglie Stefania Picasso ha spiegato che il cantante aveva delle patologie croniche pregresse, tra cui il morbo di Crohn, che lo affliggeva da tempo. Tuttavia, la sua salute è peggiorata in modo significativo dopo aver contratto il Covid due anni prima della morte. Questo virus ha avuto un impatto devastante sul suo corpo già debilitato, portando a un deterioramento accelerato delle sue condizioni di salute.
I Ricchi e Poveri a Sanremo 2024 con la canzone Ma non tutta la vita
Il palco dell’Ariston di Sanremo 2024 si prepara ad accogliere una delle coppie più iconiche della musica italiana: i Ricchi e Poveri. Questa sarà la loro 13ª partecipazione al festival, e lo faranno con il brano “Ma Non Tutta la Vita”.
Sulla melodia elettro-pop di “Ma Non Tutta la Vita”, la coppia gioca con l’effetto della nostalgia, trasportando il pubblico in un viaggio attraverso i ricordi e le emozioni del passato. Nel ritornello, cantano con malinconia: “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita, anche la più bella rosa diventa appassita”. È un richiamo alla fugacità del tempo e alla necessità di cogliere l’attimo, un messaggio che risuona profondamente con il pubblico di tutte le età.
In un’intervista a RaiPlay, i Ricchi e Poveri hanno svelato il cuore del brano, descrivendolo come una sorpresa, un regalo che il pubblico dovrà aprire. È un invito ad abbracciare l’inaspettato, a lasciarsi trasportare dalle emozioni e a cogliere ogni occasione per vivere pienamente.
Dal punto di vista musicale, “Ma Non Tutta la Vita” rappresenta un’evoluzione nel suono dei Ricchi e Poveri. La melodia elettro-pop aggiunge una moderna freschezza al loro repertorio senza perdere la loro firma unica e riconoscibile. È un perfetto equilibrio tra il passato e il presente, che conferma la loro capacità di rimanere rilevanti e apprezzati nel panorama musicale italiano.
Di seguito il testo della canzone:
Che confusione il sabato
È quasi peggio di quello che dicono, con te però
C’è un non so che di magico
C’è un non so che, c’è un non so che bellissimo
Dimmi quando arrivi così ti tengo il posto
Prendo già da bere, i tuoi gusti li conosco
Entra che ho lasciato il tuo nome all’ingresso
Tanto in giro da sola non resto
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Lo sanno tutti che, il tempo vola via
Neanche te ne accorgi, che giorno siamo oggi
Soffriamo tutti un po’ di mal di mare e nostalgia
È tutto un fuggi e mordi, un metti e dopo togli
Vedo nei tuoi occhi quello sguardo che conosco
E sul collo hai l’impronta del mio rossetto rosso
Te l’avevo detto che dovevi fare presto
Perché in giro da sola non resto
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
No, no, no, no, non senti un brivido
Non pensarci, no, solo vivilo
Fino a che si può, fino all’ultimo
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
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