Arriva l'estate e con la bella stagione si può pensare di migliorare l'inglese. Attraverso corsi di lingua, audiolibri e molto altro.
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Arriva l’estate e, come spesso accade, si sospendono tutte le attività di studio o di carattere intellettuale per lasciare il posto a un periodo di divertimento e svago (peraltro pienamente legittimo).
Con tutti i rischi del caso, soprattutto per gli studenti impegnati nell’apprendimento di una lingua straniera. Le lezioni di inglese – o di qualsiasi altro idioma –, siano esse pubbliche o private, vengono interrotte o quantomeno si diradano.
E questa diminuzione di intensità può comportare non solo un rallentamento nel percorso didattico, ma persino una parziale retrocessione, sia per quanto riguarda l’aspetto meramente nozionistico (ampiezza del vocabolario, capacità di utilizzarlo in maniera corretta) che per ciò che concerne l’abitudine e la dimestichezza nell’uso della lingua.
Come ovviare a tutto ciò? Come fare in modo che parte del lavoro svolto durante l’anno non vada perduto, costringendo lo studente – e con lui l’insegnante – a riprendere il programma didattico leggermente indietro rispetto a dove si era arrivati?
Supponendo che la maggior parte di noi non possa permettersi un insegnante privato a nostra completa disposizione durante il periodo estivo, non ci rimane che ricorrere a sistemi autarchici per non perdere il grip con la lingua inglese pur non rinunciando alle meritate vacanze. Ne abbiamo individuati cinque: li trovate elencati nei paragrafi seguenti.
Organizzare un soggiorno in un paese di madrelingua inglese
La scelta più ovvia è quella di coniugare l’utile al dilettevole. E siccome i paesi in cui la lingua ufficiale è l’inglese sono diversi, anche come tipologia, le opzioni vacanziere a vostra disposizione sono le più disparate.
Ad esempio, non tutti sanno che molti paesi caraibici hanno l’inglese come lingua ufficiale. Giamaica, Barbados, Trinindad e Tobago, Bahamas, persino il misconosciuto (e bellissimo) Belize, unico paese centroamericano continentale non di lingua spagnola.
Queste località sono le destinazioni ideali per chi cerca una vacanza su spiagge da sogno, in alcuni casi a prezzi decisamente competitivi. Inoltre, si tratta di location in cui vige il più assoluto rispetto per l’ecosistema: il Belize, ad esempio, possiede alcune delle aree protette più belle e suggestive dell’intero continente.
Ciò vi permetterà di trascorrere una vacanza eco-friendly diversa dal solito, e al tempo stesso di non perdere di vista il vostro processo di apprendimento dell’inglese.
Per chi cerca delle soluzioni alternative sia ai classici Regno Unito e Irlanda – i quali rimangono delle mete imprescindibili dal punto di vista strettamente culturale – che ai non meno conosciuti Caraibi, l’Australia, la Nuova Zelanda e le Isole Fiji rappresentano uno sbocco quasi naturale. A patto di avere un bel po’ di soldi da spendere, dato che il costo della vita in tali località è mediamente più alto.
Unica avvertenza: fate attenzione agli accenti, spesso ingannevoli, specie quelli dei popoli caraibici.
Audiolibri
Chi va in vacanza fa solitamente fatica a prendere in mano dei libri, anche di carattere ameno: a molti, infatti, il solo fatto di sfogliare un libro richiama alla mente lo studio, pensiero che spesso si desidera tenere lontano, almeno per il breve spazio di una vacanza.
Con gli audiolibri (rigorosamente in inglese), invece, di solito è tutta un’altra storia: auricolari alle orecchie e senso di maggiore libertà, come se si stesse ascoltando una trasmissione radiofonica.
Con il vantaggio non trascurabile di poter coniugare l’ascolto ad altre attività: a tal proposito, se siete in vena di spese procuratevi un paio di auricolari waterproof, e potrete beneficiare dei vostri ascolti anche mentre fate il bagno in mare.
Musica
Ultimamente, complice l’affermazione di alcuni generi musicali di scaturigine latinoamericana, l’inglese ha perso un po’ di terreno nel mondo delle hit musicali estive, a tutto vantaggio dello spagnolo.
Ma questo non significa che non esistano canzoni nella lingua di Shakespeare in grado di segnare i momenti più significativi delle vostre vacanze. Pertanto, datevi da fare: compilate una playlist bella nutrita e imbottite il vostro lettore mp3 di canzoni in inglese da ascoltare in loop, magari tenendo i testi sottomano.
Da sempre la musica è uno degli strumenti di apprendimento informale dell’inglese più pervasivi ed efficaci, e anche d’estate le canzoni possono svolgere egregiamente tale compito.
Inoltre, anche in questo caso avrete modo di mettere alla prova il vostro orecchio, confrontando i diversi accenti dei cantanti che preferite. Se presterete la necessaria attenzione, poco a poco vi renderete conto di come tra l’inglese di Beyoncé (texana), quello di Bob Marley (giamaicano) e quello di Ed Sheeran (inglese dello Yorkshire) corrano significative differenze.
Social networking
Tanto demonizzati ma al tempo stesso utilissimi e, al giorno d’oggi, pressoché irrinunciabili per coloro che desiderano condividere ricordi ed esperienze delle loro vacanze.
I social network sono un crogiolo di contraddizioni, ma se si possiede la giusta consapevolezza è possibile distillarne la parte buona scartando le tante possibili degenerazioni date dall’utilizzo di tali strumenti.
Ai fini del proseguimento del proprio percorso di studi, l’idea sarebbe quella di creare una rete di contatti e di relazioni quanto più possibile internazionale, sforzandosi di comunicare il meno possibile in italiano in modo tale da ricevere dei feedback in lingua inglese su cui innestare conversazioni, discussioni e chat.
Un modo creativo e divertente per tenere allenato il proprio inglese, facendo ciò che oggi tutti – chi più, chi meno – facciamo quando siamo in vacanza: rendere pubblico parte del nostro privato.
Summer English Camps
Dedicati ai più giovani (orientativamente agli studenti della scuola dell’obbligo e delle superiori), questi campi scuola estivi consentono a ragazzi di ogni parte del mondo di immergersi in maniera totale e totalizzante nello studio della lingua inglese, coniugando attività didattiche e ludiche in misura pressoché paritaria.
Spesso sono organizzati da college prestigiosi – non mancano, ad esempio, quelli di Oxford e Cambridge – e costano parecchio, ma offrono risultati certi in ambienti sani, sicuri, aperti e cosmopoliti. Il modo migliore per regalare a vostro figlio o vostra figlia un passepartout per accedere ai segreti della lingua d’Albione.
In genere, chi frequenta questi campi torna a casa con un bagaglio invidiabile di esperienze, una conoscenza e una pronuncia dell’inglese degne di un madrelingua e tanta voglia di ripartire.