Nel Regno Unito le proteste contro i combustibili fossili sono appena iniziate. Dopo l'azione contro il Van Gogh ora il blocco del ponte Queen Elizabeth II, chiuso da più di un giorno dopo che due sostenitori sono saliti sul ponte, ancorandosi a quasi 100 metri di altezza
Gli attivisti di Just Stop Oil tornano a manifestare nel Regno Unito. Nella capitale britannica nemmeno qualche giorno dopo la protesta alla National Gallery in cui due giovani hanno lanciato della zuppa al pomodoro sui Girasoli di Van Gogh il movimento è di nuovo in azione. (Leggi anche:Attiviste imbrattano i Girasoli di Van Gogh a Londra per protestare contro i combustibili fossili)
Stavolta è il ponte Queen Elizabeth II a fare da scena alla contestazione. Collega l’Essex al Kent e da più di un giorno è stato chiuso al traffico. Due rappresentanti di Just Stop Oil, tra cui un ingegnere civilista, si sono arrampicati e ancorati a circa 100 metri di altezza contro le nuove licenze governative per il petrolio e il gas.
Sono disposto a fare ciò perché non sono disposto a rimanere seduto e vedere tutto bruciare, scrive Just Stop Oil nel suo post Twitter, riportando le parole dell’ingegnere.
I'm willing to do this 'cos I'm not willing to sit back and see everything burn – Morgan, Civil Engineer
Our corrupt politics is causing this disruption, it will end when gov #EndsNewOilandGas
Donate https://t.co/HBHsudWj6v#QEIIBridge #FreeLouis #FreeJosh #Soup pic.twitter.com/hly5HnUDS2
— Just Stop Oil (@JustStop_Oil) October 17, 2022
Le reazioni a queste forme di protesta molto contrastanti (e i disagi per la circolazione tanti).
Le azioni di questo tipo stanno spaccando in due l’opinione pubblica, tra la rabbia di chi non può recarsi a lavoro, chi chiede agli attivisti di rivedere il loro modo di protestare e chi, invece, appoggia il movimento, dando il pieno consenso a quanto sta accadendo sotto, o meglio, sopra i loro occhi.
Anche in Italia gli attivisti di Ultima generazione hanno manifestato in maniera simile, bloccando più volte il Grande Raccordo Anulare. (Leggi anche: Ennesimo blocco stradale degli ambientalisti a Roma: chi sono gli attivisti di Ultima Generazione e perché lo fanno)
Vandalismo per Van Gogh, blocco scriteriato o grido di dolore per il nostro Pianeta? Da qualunque prospettiva la si guardi la realtà è complessa. Il messaggio che gli attivisti lanciano è urgente, il come lo fanno appare sicuramente discutibile. Ma la zuppa al pomodoro potrebbe essere solo l’inizio.
Fonte: Just Stop Oil/Twitter
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