Si può davvero vivere senza bollette? La sfida di Alessandro Ronca nel Parco dell’Energia Rinnovabile

Nel Parco dell’Energia Rinnovabile si vive (quasi) senza bollette: Alessandro Ronca ci racconta come possiamo davvero abbattere i costi dovuti all’energia, una sfida che, oggi più che mai, dobbiamo vincere

‘Vivere senza bollette’, il titolo di un libro ma anche una possibilità allettante soprattutto in questo periodo di crisi energetica. Nel Parco dell’Energia Rinnovabile, inaugurato ufficialmente nel 2009, si vive (quasi) senza bollette, indipendenti dalla rete per il 95%. Tra Todi e Amelia, nel Comune di Guardea e nella provincia di Terni, ecco un esempio reale di come possiamo abbattere i nostri costi energetici.

Il Parco si pone diversi obbiettivi: è infatti un vero e proprio centro di ricerca, sperimentazione e ottimizzazione di sistemi energetici rinnovabili e di applicazione di soluzioni integrate per il risparmio energetico e delle risorse in genere, ma anche un centro di formazione e cultura ambientale, che accoglie visitatori condividendo con loto idee e contenuti, un agriturismo energeticamente sostenibile.

Alessandro Ronca, che abbiamo raggiunto al telefono, ci fornisce una visione dei problemi legati al mondo dell’energia su cui pensiamo tutti dovremmo riflettere.

parco energia rinnovabile

@Il Parco dell’Energia Rinnovabile

Vediamo l’energia solo in termini economici – esordisce infatti Rocca – e questa è una visione limitata. Poiché l’elettricità non è servita fino ad oggi a farci cambiare visione, in questa circostanza questa modalità potrebbe essere utile visto che i costi dell’energia sono arrivati alle stelle. Sono 15 anni che proviamo a far capire l’importanza dal cambiamento, ma finora solo la scelta etica è stata sempre “sopraffatta” dall’interesse economico

Il fondatore e direttore scientifico del parco ci racconta in effetti che ultimamente è stato “travolto” da domande, tutte variabili sullo stesso tema “Ma come posso io ridurre i miei consumi?”. In altre parole, purtroppo, solo il costo elevato ha acceso i riflettori su un problema che però esiste da molto tempo.

In realtà noi siamo obbligati a ridurre i nostri consumi perché se bruciamo tutto il petrolio che resta siamo spacciati. Se non altro questa situazione è un acceleratore di cambiamento

Chiaramente non c’è una ricetta universale, lo sapevamo e anche Ronca lo precisa, ma sappiamo che non possiamo davvero andare avanti così. Non potevamo comunque per problemi ambientali e ora non possiamo nemmeno per questioni economiche. E noi potremmo dire “Ve l’avevamo detto”.

Sì, è vero, sostituire del tutto petrolio (e le altre fonti fossili) ad oggi non è possibile, ma solo se continuiamo queste modalità di consumi. Perché se queste cambiassero, si potrebbe. Vivere senza bollette si può, ma prima di ogni altra cosa dobbiamo modificare le nostre abitudini di utilizzo e consumo dell’energia.

parco energia rinnovabile

@Il Parco dell’Energia Rinnovabile

Il punto di partenza non è quello economico […] Se vogliamo arrivare ad autoprodurci energia e quindi a liberarci dal pagamento a qualcuno altro che deve fornirci l’energia e diventare noi i protagonisti non possiamo trovare qualcuno che dia una risposta alla nostra ricetta […]. La ricetta dell’autosufficienza energetica è una ricetta che dobbiamo preparare da soli […] Non possiamo delegare

Sì da soli, con le nostre scelte consapevoli e il nostro stile di vita.

Così il Parco, ove tutto questo è sperimentato e insegnato, non è completamente off-grid, ma quasi. La rete è infatti usata solo in via emergenziale, ma la struttura funziona con una smart-grid, autoproducendo circa il 95% dell’energia di cui ha bisogno, prodotta prevalentemente da fotovoltaico, ma anche eolico, biomasse, compostaggio termico, pannelli solari termici, collettori ad aria calda, e soprattutto “tanta tanta efficienza energetica”.

La componente principale di tutta questa storia siamo noi […]. Dobbiamo abituarci a vivere con un budget energetico, come viviamo con un budget economico

La verità, quindi, è che tutti viviamo al di sopra delle nostre possibilità energetiche e questo è davvero il nodo centrale da cui nasce la nostra insostenibilità.

Tutto parte da noi, possiamo fare la differenza.

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