Che sia un bosco, la strada o una spiaggia poco importa, ogni luogo merita di essere lasciato un po’ meglio di come lo si è trovato. La pensa così Carlo Meneghetti che nella vita, oltre ad essere un tecnico del suono, ha scelto di sposare un modo di vivere sostenibile.
Che sia un bosco, la strada o una spiaggia poco importa, ogni luogo merita di essere lasciato un po’ meglio di come lo si è trovato. La pensa così Carlo Meneghetti che nella vita, oltre ad essere un tecnico del suono, ha scelto di sposare un modo di vivere sostenibile.
“Le persone si lamentano della sporcizia, aspettano risposte dalla politica, la politica può far molto ma per primi dobbiamo iniziare da noi stessi. L’ecologia non ha parte politica, chi si annovera il diritto di farla solo propria commette un grave errore, nessuno deve essere escluso lungo questo difficile cammino”, spiega Meneghetti a greenMe.it.
L’avventura di ‘La plastica nel sacco‘, inizia qualche anno fa dopo una vacanza in Sardegna, ma in realtà Carlo assieme alla moglie Laura hanno sempre avuto un animo green, ancor prima di aprire una pagina Facebook per rendere pubblica una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta dei rifiuti e della plastica in particolare che ormai si trova ovunque.
“In Sardegna, io e Laura eravamo rimasti scioccati dal fatto che un vero e proprio paradiso si era trasformato in una spiaggia devastata dai rifiuti e che la gente continuava a nuotare o a camminare sul litorale come se non vedesse i rifiuti attorno”, continua.
Così Marco, oltre a portare sempre con sé un sacchetto per raccogliere tutto ciò che trova nel suo percorso, ha chiesto anche alle altre persone di fare lo stesso.
“Anche quando sono in pausa da lavoro, appena ho cinque minuti, mi dedico alla pulizia, metto in pratica un insegnamento dei miei genitori, quello di lasciare un posto più pulito di come l’ho trovato”, spiega ancora Meneghetti.
La foto di Carlo che con il suo sacchetto si occupa della spiaggia ha fatto il giro dei social, in pochi giorni oltre 60mila mi piace e oltre 44mila condivisioni, un vortice che l’ha travolto e oggi sono ancora di più gli utenti che da tutta Italia gli scrivono per partecipare alla campagna.
“Sono sicuramente felice che l’iniziativa stia avendo successo, ma io non sono in cerca di applausi, ma di persone che adottino un modo di vivere sostenibile per il Pianeta, soprattutto perché negli ultimi anni, ho visto un peggioramento incredibile, ormai si trova spazzatura dappertutto”.
Ai lati delle strade, vicino ai cavalcavia, tra le rampe, ormai siamo invasi dai rifiuti.
“Ci si scontra con l’inciviltà e spesso succede, che se dico a qualcuno: guardi signora le è caduto il tappo (tanto per fare un esempio), noto un segno di offesa. Io vivo a Bologna, ma credo che il problema sia diffuso ovunque. Mi auguro che tutto questo tam tam mediatico serva a sensibilizzare le persone e che davvero si dia vita a comportamenti virtuosi”.
Ed ecco il messaggio che lancia Carlo:
“Correndo in auto sulle nostre strade certi dettagli a volte sfuggono. Ma a piedi volgendo lo sguardo per terra si scorgono plastiche e schifezze di ogni tipo, sepolte tra le foglie e nascoste tra le ombre. Tutti frutti della nostra opulenta ed incivile società che, volenti o nolenti, finiranno in qualche modo a provocare danni irreparabili. Mentre passeggiate in città, al mare o tra i monti ogni tanto armatevi di guanto e sacchetto, per un gesto che DEVE diventare consuetudine, ripulire la Terra”.
Altre buone pratiche:
- Plastica: l’idea di un ragazzo per ripulire gli oceani è realtà
- Questi ragazzi stanno pulendo l’oceano dalla plastica (creando anche posti di lavoro)
- Questa bambina ha inventato un robot che pulisce l’oceano dalle microplastiche
Dominella Trunfio