Per favorire i risparmi sui servizi e ridurre il margine di rischio dell'azienda, arrivano in soccorso i consulenti per il risparmio energetico. Alcuni poi, come McKinnon & Clarke, sono talmente sicuri del fatto loro, che si fanno pagare solo al raggiungimento effettivo di questo risparmio.
Ci sono molte aziende che spendono una fortuna nei consumi di energia, acqua e telecomunicazioni, perdendo a volte di vista la propria attività economica principale, e non sapendo soprattutto che potrebbero spendere sicuramente meno. È a questo scopo, e in particolare per favorire i risparmi sui servizi e ridurre il margine di rischio dell’azienda, che arrivano in soccorso i consulenti per il risparmio energetico. Alcuni poi, sono talmente sicuri del fatto loro, che si fanno pagare solo al raggiungimento effettivo di questo risparmio.
È il caso della McKinnon & Clarke, società di consulenza fondata nel 1976 che vanta oggi un turnover annuale da 30 milioni di Euro e, per prima, la speciale formula “Zero Risparmi. Zero Costi“.
In pratica, indipendentemente dal luogo in cui l’azienda risiede, la McKinnon & Clarke offre ai propri clienti, in un mercato energetico liberalizzato, la possibilità di negoziare con le società fornitrici di servizi , per proprio conto, le tariffe migliori e le condizioni contrattuali più vantaggiose. Attraverso il solo studio delle fatture pregresse di molte aziende, ad esempio, la McKinnon & Clarke ha stimato che circa il 50% dei suoi clienti è stata vittima di errori di calcolo delle bollette e favorito, in questo modo, solo nel 2008, rimborsi oltre i 2 milioni di Euro.
L’energia Rinnovabile
La McKinnon & Clarke ha tra i suoi fornitori molti produttori di energia che usano fonti rinnovabili, presta una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente attraverso l’invito ad adottare progetti industriali conformi al Protocollo di Kyoto e favorisce una corretta gestione ,migliorando l’eliminazione degli sprechi energetici. Convogliare il cliente sul mercato delle energie rinnovabili, significa favorire nel lungo periodo sconti sulle imposte, quindi un ulteriore riduzione di costo per il cliente.
Formula “Zero Risparmi.Zero Costi!
L’azienda propone la formula “zero risparmi, zero costi”, ciò significa che il compenso viene chiesto solo nel caso in cui il cliente ottenga un risparmio tangibile e quantificabile.
Per comprendere meglio la modalità “zero risparmi, zero costi” e come opera l’azienda, abbiamo intervistato Peter Dippel, General Manager di McKinnon & Clarke per l’Italia e la Svizzera:
La proposta “zero risparmi, zero costi” significa che la vostra azienda ha ormai un know how consolidato. Può spiegare meglio come avviene lo studio del fabbisogno delle aziende che si rivolgono a voi?
“Zero risparmi zero costi” significa che il cliente non corre rischi iniziali. I nostri ingegneri fanno un’analisi tecnica e avanzano una serie di proposte per ridurre il consumo. Se il cliente accetta, si avvia il processo che viene pagato solo a risparmio ottenuto. Spesso accade che ci sia già efficienza nell’uso dell’energia e che quindi la nostra proposta di ottimizzazione economica nel breve periodo non sia utile. A questo punto, siamo noi i primi a proporre al nostro interlocutore di non andare avanti.
Questo ricorso all’energia rinnovabile come viene giudicato dalle imprese?
Le imprese sentono il ricorso alle energie rinnovabili per produrre la loro energia ancora prevalentemente in termini di pubblicità. Con questo intendo che le aziende vendono il prodotto e scrivono sull’etichetta “prodotto con energie rinnovabili”. Non c’è ancora una forte cultura aziendale orientata in questo senso: il mix energetico proposto da noi deve far risparmiare, specialmente in un momento di crisi come questo.
Lei come valuta il grado di sviluppo del mercato delle energie rinnovabili?
Per quanto riguarda il mercato delle energie rinnovabili lo vedo in forte crescita, anche in un Paese come l’Italia che sicuramente è rimasto un po’ indietro rispetto ad altri Paesi come la Germania.
Come conoscete le offerte dei diversi fornitori di energia elettrica, acqua e telecomunicazioni dei Paesi in cui operate? Avete direttamente contatti con le aziende fornitrici?
Certamente. Abbiamo contatti diretti, conosciamo le tariffe e negoziamo sempre e continuamente con i fornitori.
Voi avete iniziato nel 1976. Come era il mercato dei servizi energetici e delle telecomunicazioni alle imprese trenta anni fa?
Trenta anni fa, operavamo in mercati ovunque monopolistici. La scelta all’epoca era solo tra le migliori tariffe che venivano offerte a quello che si chiamava “l’utente”. La consulenza era basata solo sullo studio e sul controllo delle fatture, operazione che risulta ancora oggi molto complicata visto anche il modo in cui le bollette vengono compilate.
I mercati sono tutti uguali? Come vi trovate ad operare in paesi del Terzo mondo?
Noi abbiamo seguito i nostri clienti nel momento in cui delocalizzavano in Paesi come il Vietnam, dove il costo del lavoro è sicuramente più basso, ma quello dell’energia rimane più o meno lo stesso dell’ Europa o degli Stati uniti.
Avete intenzione di allargare il vostro servizio anche alle famiglie oltre che le imprese?
No, non abbiamo questa intenzione. Le spiego anche perché: i privati si possono informare delle diverse tariffe da soli, anche se non si comprende come sia possibile che oggi vengano fatte continuamente offerte commerciali che riducono sempre di più le spese in bolletta per il consumatore finale. Inoltre, noi siamo dei consulenti per il risparmio energetico interessati a lavorare con imprese che hanno un volume di affari elevato.