I rifiuti hanno invaso strade e marciapiedi, in tutta Roma. Dal centro alla periferia poco cambia, ed è così che la Città Eterna mostra il suo lato peggiore. E lo fa penalizzando anche le librerie di quartiere, come Il Giardino Incartato, una piccola perla dedicata ai bambini che brilla nel cuore del Pigneto.
Purtroppo la presenza massiccia di rifiuti ha impedito alle due libraie, Barbara Ferraro e Cecilia Mancini, di aprire letteralmente le serrande. Di fatto, non riescono a lavorare e le famiglie e i bambini hanno perso un punto di ritrovo.
Grandi i disagi per i cittadini. La puzza è nauseabonda, senza contare che i cumuli di rifiuti, ormai montagne, attirano animali tra cui topi e gabbiani. Facile intuire come in questa situazione anche i commercianti ne stiano facendo le spese. Tra questi, come dicevano, anche il Giardino Incartato, la bellissima libreria per bambini del Pigneto. Qui, ci racconta la libraia, oggi le serrande sono rimaste chiuse. La donna non è riuscita ad aprire il proprio negozio a causa della mole di rifiuti presente sul marciapiede.
Ci avete scritto, ci avete offerto sostegno. Grazie. Da ieri, però, la libreria è chiusa a causa della spazzatura che inonda la strada davanti al nostro ingresso. Questa mattina siamo stati a verificare che qualcosa fosse cambiato ma nulla. Anche oggi, se passerete, troverete le serrande abbassate, ha scritto la libraia sulla pagina Facebeook ufficiale.
Molti cittadini si sono ingegnati e hanno provato a rimuovere da soli i rifiuti ma i secchi sono sempre pieni e la situazione è ormai fuori controllo. Abbiamo contattato Barbara che con l’amaro in bocca ci ha raccontato cosa sta succedendo. Purtroppo non si tratta di un problema recente ma di una situazione che va avanti da anni e che ora ha raggiunto livelli insostenibili:
Da 2 anni stiamo cercando di risolvere la questione, abbiamo i cassonetti davanti al negozio. Abbiamo inviato PEC tramite avvocato, telefonare è completamente inutile, ho chiamato e scritto alla ASL. Non solo noi ma anche tutto il condominio lo ha fatto. I miasmi arrivano anche al settimo piano. Noi dobbiamo fare i conti con mosconi, gabbiani e purtroppo anche il percolato. Le buste stanno lì dal 29 giugno. Prima del ponte eravamo noi a prendere i sacchetti gettandoli nei cassonetti e lavando le strade ogni mattina. Poi non lo abbiamo più fatto, racconta Barbara a greenMe.it.
Sta mattina i rifiuti hanno addirittura invaso l’altra carreggiata della strada. Sono stati anche contattati i Vigili ma la spazzatura sta ancora lì e le auto faticano anche a transitare. E col passare delle ore, soprattutto di pomeriggio e col caldo, la puzza è terribile:
La gente passa velocemente per non sentire i cattivi odori. Si sente l’odore dell’immondizia appena si aprono le finestre: è una questione di lesi diritti, alla salute, all’impresa.
Come se non bastasse, visto che le norme Covid impongono ai commercianti di non far entrare contemporaneamente tante persone in libreria, è diminuito anche il numero di piccoli lettori che abitualmente la frequentava:
Chi attende fuori? Anche accendendo i condizionatori, l’aria che entra è nauseante, – lamenta la libraia. – Abbiamo un festival a settembre, con autori provenienti dall’estero, ma io onestamente mi vergogno. Come posso organizzare un festival di 3 giorni su cui abbiamo investito molto, circondati dai rifiuti? La bellezza che possiamo portare non viene ricambiata.
Fonte di riferimento: greenMe
LEGGI anche: