Festival Vegetariano: intervista all’organizzatore, Massimo Santinelli

Intervista a Massimo Santinelli, imprenditore (Biolab) e Presidente del Festival Vegetariano

Siamo andati a gironzolare alla terza edizione del Festival Vegetariano che si sta tenendo a Gorizia, un evento gratuito molto importante nel panorama del vegetarianesimo e del green. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’organizzatore, Massimo Santinelli.

Innanzitutto, perché questo Festival?

Il Festival nasce da un’idea parallela alla mia azienda, la Biolab, come consacrazione dopo vent’anni di attività nella produzione di alimenti proteici vegetali, indirizzati soprattutto ad un pubblico di vegetariani e vegani. In particolare ció è avvenuto in concomitanza all’aumento della richiesta di piatti pronti da consumare fuori casa, allora ho deciso di organizzare un evento culturale, provando a divulgare il messaggio che sta dietro al vegetarianesimo.

L’evento è mutato in queste tre edizioni, ampliando la propria offerta e le tematiche trattate. In che modo?

La prima edizione è stata un po’ la festa aziendale di Biolab, a cui peró hanno partecipato circa 5000 persone. Proprio tutte quelle persone sono state lo spunto per riproporre un’altra edizione l’anno successivo che, grazie anche alla partecipazione di Mario Tozzi, ha permesso di farci conoscere ancora di più, spingendoci a vele spiegate verso la terza edizione. Rispetto alle precedenti abbiamo spostato la location dalla periferia al centro storico di Gorizia, aumentando il numero delle giornate in modo da poter dare un grosso spazio alla cultura allargando le tematiche e affrontando argomenti quali ambiente e salute.


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Una domanda provocatoria: il vegetarianesimo e il green in Italia sono radicati davvero nella nostra cultura oppure è una moda, come purtroppo molti insinuano?

Io credo che lo verificheremo tra un po’ di anni, ma sicuramente le persone iniziano a porsi più domande su come limitare gli sprechi e vivere più consapevolmente. In particolare come spiega anche il prof. Tamino, i dati sui consumi del territorio e dell’acqua sono davvero spaventosi e con l’aumento della popolazione le risorse non basteranno per tutti, quindi, moda o non moda, è secondo me una realtà sulla quale saremo in futuro costretti a ripiegare.

Il consumatore spesso decide di comprare prodotti biologici, ma spesso c’è da fare anche il conto con il portafogli, specie in questo momento di crisi. Ci da un consiglio per risparmiare?

Personalmente diminuendo i costi domestici ed eliminando la carne dalla mia dieta, sono riuscito a risparmiare potendo cosí introdurre prodotti biologici. C’è da aggiungere peró che l’Italia è il secondo produttore europeo di alimenti biologici, ma l’ultimo nei consumi: basso consumo, prezzo più alto. In Germania, per esempio, i consumi sono di gran lunga superiori e infatti i prodotti hanno prezzi decisamente inferiori.

Secondo lei cosa ostacola le società consumistiche dal prendere sul serio una svolta eco-green e fare delle scelte responsabili?

Non c’è una volontà politica precisa, non ci sono incentivi e non ci sono posti di lavoro nel green. Ci vorrebbe un po’ più di coraggio, e riuscire ad imporre in maniera costruttiva un metodo per avvicinarsi al rispetto per l’ambiente. Quello che manca è una classe imprenditoriale etica: con la mia azienda per esempio sostengo Sea Shepherd, fornendo loro il prodotti per le cambuse delle imbarcazioni, peró lo faccio senza pensare al ritorno pubblicitario, lo faccio perché la loro missione merita di essere sostenuta.

Torniamo al Festival: cosa ci consiglia per le giornate di sabato e domenica?

Per sabato consiglio a chi ci viene a trovare nel pomeriggio, di assistere all’intervento del prof. Gianni Tamino sulle conseguenze della dieta carnivora, mentre la sera di partecipare ad un incontro molto interessante con Massimo Cirri e Andrea Segrè in merito alla riduzione degli sprechi.

Per domenica invece abbiamo in programma una bellissima rassegna di eventi pomeridiani tutti inerenti alle attività di Sea Shepherd.

Ecco gli eventi salienti del weekend al Festival Vegetariano:

Sabato 1 settembre:

ore 14:30: Il pasto gentile – alimentazione non violenta e saggezza tibetana (approfondimento di Giuseppe Coco)

ore 16:30: Le conseguenze ambientali della dieta carnivora (intervento del prof. Gianni Tamino)

ore 21: -Spre+Eco. Formule per non alimentare lo spreco (incontro con Massimo Cirri e Andrea Segrè)

Domenica 2 settembre:

ore 12: Anima vegetariana o meglio vegana (incontro con lo psichiatra Marco Bertali)

ore 15: Pensare come le montagne – Manuale teorico pratico di decrescita cambiando in meglio la propria vita (incontro con Paolo Ermani)

ore 16:30: Le mie balene – I cetacei del mediterraneo visti da vicino (diario dell’avventura di Maddalena Jahoda)

ore 18: Sotto il segno di Tanit (intervento di Enzo Maiorca)

ore 21:30: Se gli oceani muoiono, moriamo anche noi (presentazione del libro del capitano Paul Watson)

Mila Berardini

foto di Valentina Cipriani

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