Entro il 16 giugno va pagata la prima rata di Imu e Tasi: ecco chi è esonerato.
Tasse. Tra un po’ arrivano le dolenti note. Ma chi paga e chi no?Entro il 16 giugno vanno pagati gli acconti Imu e Tasi (prima rata da calcolare sulla base delle aliquote fissate lo scorso anno dal proprio comune). Ma la Legge di stabilità ha cancellato le imposte da versare ai Comuni per la prima casa (anche se rimane tutto il resto, vedi scadenze mensili di Iva e Irpef) e previsti altri tipi di agevolazioni.
In pratica, a partire da quest’anno, chi possiede solo un appartamento che non rientri nella categoria degli immobili “di lusso” (A/1, A/8, A/9), l’Imu e la Tasi non si pagano, così come sono “beneficiati” i proprietari che hanno dato in locazione immobili con il canone concordato, che potranno risparmiare un quarto delle tasse dovute, mentre non dovranno versare più nulla gli inquilini che usano l’appartamento come prima casa.
In più sono previsti risparmi anche per le case in comodato a genitori e figli e per gli agricoltori, che non vedranno più imposte sui terreni posseduti, mentre chi non ha la qualifica pagherà solo per i terreni che si trovano in pianura (l’Imu non è più dovuta per i terreni di montagna e di collina).
Imu e Tasi, tutte le agevolazioni
Prima casa. Ricapitolando: la Tasi sulla prima casa non la paghiamo, né se siamo proprietari degli immobili che utilizzano l’appartamento come abitazione principale, né se siamo eventuali inquilini. Di conseguenza, chi possiede un solo immobile ma non ci abita dovrà pagare sia Imu che Tasi. Non sono previste imposte, invece, per il coniuge separato che possiede la casa assegnata all’altro coniuge dal giudice e per gli immobili degli anziani ricoverati in casa di cura, se il comune ha previsto l’assimilazione a prima casa e a patto che l’immobile sia dato in locazione.
Sconti per chi affitta a canone concordato. Il “canone concordato” si riferisce ai contratti di durata di tre anni più due o per studenti: in questo caso, Imu e Tasi sono più leggere del 25% per i proprietari.
Immobili in comodato. Arriva fino al 50% lo sconto su Imu e Tasi per chi da dato in comodato il suo immobile a genitori o figli, ma solo se:
– i familiari sono residenti e si utilizza l’immobile come abitazione principale;
– il proprietario possiede un solo immobile per uso abitativo in Italia e risiede anagraficamente e dimora abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato, oppure ha due case, ma entrambe nello stesso comune e ne utilizza una come propria abitazione principale.
Registrazione dei contratti. Sia in caso di locazione sia in caso di comodato, per poter avere lo sconto sulle imposte vi dev’essere la registrazione del contratto. Chi non avesse registrato i contratti potrà comunque mettersi in regola fino al giorno prima di pagare utilizzando il ravvedimento, pagando una sorta di ammenda per poche decine di euro.
Agricoltori. L’Imu sui terreni posseduti dagli operatori del settore, indipendentemente da dove si trovano e dal fatto che siano o meno coltivati, è stata del tutto eliminata. I proprietari che non hanno la qualifica professionale pagheranno solo se i terreni si trovano in pianura, mentre sono esenti tutti i terreni che si trovano nei comuni montani e collinari, elencati nella circolare n. 9 del Ministero delle finanze del 14/06/1993 e i terreni che si trovano nelle isole minori.
Dunque, Imu e Tasi a giugno la pagheranno i possessori di immobili che non hanno la qualifica di prima casa e di lusso e i residenti all’estero per lavoro, mentre sono esenti i pensionati nel paese di residenza.
Germana Carillo
LEGGI anche:
LEGGE DI STABILITÀ 2016: CONFERMATE LE DETRAZIONI FISCALI DEL 50 E 65%. COSA CAMBIA
TARIFFE ELETTRICHE: COME CAMBIERANNO LE BOLLETTE NEL 2018 CON LA RIFORMA?