A un mese dalla possibile fine dell’emergenza Covid, il Consiglio dei Ministri ha deliberato un nuovo stato di emergenza, dovuto alla guerra in Ucraina. La delibera è stata confermata “per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio in dell’Ucraina”.
L’attacco russo in Ucraina sta tenendo sul fiato sospeso il mondo e l’Europa in particolare. E mentre inizia l’applicazione delle sanzioni contro il governo di Vladimir Putin, il nostro delibera un nuovo stato di emergenza.
L’adozione del provvedimento è necessaria al fine di assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile – si legge sul sito del Consiglio dei Ministri – anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza
In accordo con la decisione, per un primo intervento sono stati stanziati tre milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali, che comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali.
Nel corso della stessa riunione, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto-legge in materia di disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina, atto dovuto agli sviluppi militari della crisi stesse e le conseguenti decisioni che l’Italia, assieme ai Paesi alleati, ha assunto nel contesto della NATO.
Il provvedimento include:
- la proroga per l’anno 2022 dei dispositivi NATO già in corso, ovvero la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO, già autorizzati dal Parlamento per l’anno 2021;
- la mobilitazione di ulteriori forze ad alta prontezza, denominate “Very High Readiness Joint Task Force-VJTF”, fino al 30 settembre 2022, attraverso l’impiego di 1350 unità, 77 mezzi terrestri, 2 mezzi navali (a partire dal secondo semestre 2022) e 5 mezzi aerei;
- l’autorizzazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a derogare alle norme vigenti per l’erogazione di aiuti e assistenza a favore delle autorità e della popolazione dell’Ucraina;
- l’autorizzazione a 10 milioni di stanziamenti aggiuntivi finalizzati a un rafforzamento della funzionalità e dei dispositivi di sicurezza delle Sedi diplomatiche italiane, del personale e per la tutela di interessi e cittadini italiani all’estero;
- l’autorizzazione a interventi per potenziare l’operatività dell’Unità di crisi (con stanziamenti complessivi pari a 1,1 milioni di euro) e facilitare le procedure di assistenza ai cittadini italiani all’estero anche attraverso l’uso di applicativi informatici
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Fonte: Consiglio dei Ministri
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