Gazzelle a Sanremo 2024 con la canzone Tutto qui, ecco la storia del cantante: il significato del suo nome e perché ha sempre gli occhiali
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Gazzelle è un cantautore, esponente del genere indie pop italiano, nato e cresciuto a Roma. Dotato di una vena malinconica e di un’estro poliedrico, ha conquistato la scena musicale con il suo album d’esordio “Superbattito” nel 2017, che è stato acclamato dalla critica e dal pubblico.
Le sue canzoni, caratterizzate da testi profondi e melodie accattivanti, hanno raggiunto milioni di ascolti e il suo primo tour ha registrato il sold out in oltre 90 concerti. Gazzelle si distingue per il suo stile romantico urbano ed è considerato uno dei giovani artisti più apprezzati degli ultimi anni nel panorama musicale italiano.
Vero nome: perché si chiama così?
L’artista ha iniziato la sua carriera esibendosi con il suo vero nome Flavio Bruno Pardini, ma ha adottato lo pseudonimo Gazzelle nel 2016. Il nome d’arte Gazzelle deriva dalla storpiatura del nome di un modello di scarpe della Adidas, le Gazelle. In un’intervista, l’artista ha raccontato che l’idea del nome è nata casualmente: mentre cercava una parola che non avesse molto a che fare con la sua musica, ma che allo stesso tempo creasse un contrasto e aggiungesse un tocco surreale, ha notato di avere diverse paia di scarpe Gazelle Adidas. Così, ha deciso di adottare il nome d’arte con cui oggi è conosciuto.
«Un giorno mi sono accorto che avevo davvero un mucchio di paia di Gazelle Adidas in camera mia, perché sono un po’ fissato con le scarpe, e ho pensato che avrei potuto chiamarmi così, che suonava bene e strano al punto giusto».
Questa scelta riflette l’approccio creativo e fuori dagli schemi di Gazzelle nei confronti della sua musica e della sua identità artistica. Il cantante ha saputo trasformare un dettaglio apparentemente casuale come il nome di un paio di scarpe in un marchio di riconoscimento per la sua musica.
Come è diventato famoso?
Gazzelle, nato a Roma il 7 dicembre 1989 sotto il segno del Sagittario, ha trascorso la sua giovinezza nel rione Prati della Capitale. A differenza di molti altri artisti, il suo percorso musicale è iniziato relativamente tardi, solo all’età di 22 anni ha avuto il suo primo approccio amatoriale con la chitarra. Nonostante questo inizio tardivo, ha rapidamente fatto sentire la sua presenza nei locali musicali di Roma, dimostrando un talento naturale.
Il suo primo singolo ufficiale, “Quella te”, è stato pubblicato il 9 dicembre, attirando l’attenzione della critica e degli addetti ai lavori nel panorama indie italiano. Questo brano è stato il precursore del suo primo album, “Superbattito”, uscito nel 2017 per l’etichetta Maciste Dischi. Un fatto insolito è che prima del lancio dell’album, Gazzelle ha mantenuto l’anonimato, nascondendo il proprio volto su internet. Tuttavia, questo non ha impedito all’album di ottenere un notevole successo, tanto da essere ripubblicato pochi mesi dopo in una versione deluxe intitolata “Megasuperbattito”.
Il successo di Gazzelle è cresciuto costantemente nel corso degli anni. Nel 2018 ha partecipato al tradizionale Concertone del Primo Maggio. A fine novembre dello stesso anno, ha lanciato il suo secondo album, “Punk”, anticipato da singoli di successo come “Tutta la vita” e “Sopra”, che lo hanno definitivamente consacrato come uno dei principali artisti indie italiani.
Nel 2019 ha rilasciato un’edizione speciale del suo secondo album, che includeva quattro nuove canzoni inedite, confermando la sua capacità di reinventarsi e sorprendere il pubblico.
Il suo singolo “Destri”, uscito nel 2020, è diventato virale su piattaforme come Spotify, competendo con le più importanti hit rap e trap del momento. Questo brano è stato il primo estratto dal suo terzo album, intitolato “Ok”, pubblicato nel 2021. L’album ha riscosso un grande successo, consolidando ulteriormente la posizione di Gazzelle come uno degli artisti più influenti e innovativi della scena musicale italiana.
Nel maggio 2023, ha lanciato il suo ultimo album “Dentro”, che include singoli di grande impatto come “qualcosa che non va”, “milioni ft. Fulminacci”, “IDEM” e “non lo dire a nessuno”.
Perché porta sempre gli occhiali?
Gazzelle, noto per il suo talento musicale indiscusso, è anche famoso per un particolare accessorio che indossa costantemente durante le sue esibizioni: gli occhiali da sole. Questo elemento distintivo non è solo un dettaglio di stile, ma ha anche una motivazione più profonda legata alla personalità dell’artista.
Durante le sue performance, Gazzelle si presenta spesso con gli occhiali, che sembrano essere diventati una sorta di suo marchio di fabbrica. Tuttavia, dietro questa scelta c’è una ragione che risale alla sua timidezza innata. Nonostante la sua sicurezza sul palco e la sua capacità di coinvolgere il pubblico, Gazzelle ha ammesso di provare ancora una certa timidezza e insicurezza quando si trova sotto i riflettori.
Gli occhiali diventano così una sorta di “scudo” per l’artista, un modo per proteggersi e sentirsi più a proprio agio durante le esibizioni dal vivo. Indossandoli, si sente in grado di esprimere se stesso e la sua musica senza essere troppo esposto alla luce accecante dei riflettori. In un certo senso, gli occhiali diventano il suo “filtro” tra il mondo esterno e la sua interiorità, consentendogli di mantenere una certa distanza emotiva mentre si esibisce di fronte al pubblico.
Nonostante la sua timidezza, Gazzelle riesce comunque a comunicare la sua musica in modo coinvolgente. Questo equilibrio tra intimità e spettacolarità è parte integrante della sua identità artistica, e gli occhiali diventano un simbolo di questa dualità.
Gazzelle a Sanremo 2024 con la canzone Tutto qui
Gazzelle è pronto a debuttare sul prestigioso palco del Festival di Sanremo 2024. Il cantante ha affermato di non avere l’ambizione di vincere, ma considera questo palcoscenico come il luogo in cui desidera essere per dare una scossa alla noia e alla quotidianità, oltre che per farsi conoscere da un pubblico più ampio. Ecco cosa ha dichiarato in un’intervista a Vanity Fair:
«In questi ultimi sei anni ho capito chi sono, cosa faccio, mi sono adattato a questa nuova vita. Oggi sono abbastanza in pace, voglio quindi trovare un motivo che mi faccia battere un po’ il cuore. A livello lavorativo ho fatto tantissime cose: dai club minuscoli fino allo stadio, ora voglio provare Sanremo. Il festival in questi ultimi anni ha attirato la mia attenzione, un artista come me può trovare il suo spazio. Non ho un disco pronto, non ho niente da vendere, ma voglio dare un senso a quello che ho fatto finora».
Il suo brano, “Tutto qui”, affronta temi profondi legati alle relazioni interpersonali e al dolore che ne deriva. Gazzelle spiega che, nonostante il linguaggio semplice della canzone, vi sono molteplici strati di significato che affrontano drammi personali e universali.
Nella sua preparazione per Sanremo, Gazzelle riflette sul motivo che lo ha spinto a partecipare al festival. Nonostante il successo ottenuto con album sold out e un tour nei palazzetti quasi esaurito, Gazzelle cerca ancora nuove esperienze che lo stimolino emotivamente e artisticamente.
«Mi affascina, dura da 74 anni. Al Festival c’è stata gente come Rino Gaetano, Dalla, Vasco Rossi, Sergio Endrigo, Tenco. Così se in quel posto hanno camminato loro, voglio camminarci anch’io. Non per paragonarmi a loro, ma per fantasticare di far parte dello stesso mondo».
Di seguito il testo della canzone in gara a Sanremo 2024:
Lo so che sei stanca
Lo sono anche io
Sembriamo due panda
Amore mio
Ed ogni mattina ti svegli e pensi
“Boh, chissà com’è che oggi tutte a me”
Ma chiamami quando riatterri sul mondo perché
Mi stringo un po’ e sposto un po’ di me
Vorrei guardare il passato con te
Addosso al muro col proiettore
Viverlo insieme un minuto anche tre
Scappare per un po’ da Roma Nord
Lo sai che sei matta, lo sono anche io
Hai perso la calma appresso al mio
Cuore che tutte le notti fa
– Ah
E sai com’è mi sa che centri te
Ma chiamami quando ripasserai da casa mia
Che scendo un po’ o sali tu da me
Vorrei guardare il passato con te
Addosso al muro col proiettore
Viverlo insieme un minuto anche tre
Scappare per un po’ da Roma Nord
(da Roma Nord)
Perché perché perché perché ogni tanto è giusto stare anche così
Con il terrore sai di perdersi
E questa vita non impara mai
Ma domani domani domani potremmo anche ridere
O almeno sorridere
Tutto qui
Vorrei guardare il soffitto con te
Stesi sul letto col raffreddore
Chiudere gli occhi e vedere com’è
Chiudere gli occhi e vedere com’è
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