Migliaia di evacuati nelle Filippine per l’eruzione del vulcano Taal. Permane l’allerta

Il vulcano Taal si è “svegliato” stanotte, seminando paura nelle Filippine. Molti gli evacuati a sud della Capitale Manila ma per fortuna non si registrano vittime. Si potrebbero verificare altre eruzioni nelle prossime ore, avverte l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia

Alle 0.22 ora italiana le Filippine hanno tremato per l’eruzione del vulcano Taal, che ha costretto all’evacuazione migliaia di cittadini. Per ora non si registrano vittime ma l’allerta è massima perché, come avverte l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia, potrebbero verificarsi nuove eruzioni.

Il livello di allerta è 3 (Magmatic Unrest) poiché l’eruzione freatomagmatica del cratere principale tra le 0.22 e l’1.59 ora italiana ha generato picchi di magma e lava fino a 3.000 m di altezza. Per ora si sono registrate fino a 66 esplosioni.

La caduta di cenere dall’odore di zolfo è stata segnalata sull’isola del vulcano Taal lungo le coste di Calauit e Alas-as e sulla riva del lago di Banyaga, Agoncillo, Batangas – scrive l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia – Non ci sono state ulteriori attività da quando l’eruzione è cessata. Il Taal Volcano Network ha finora registrato solo tre terremoti vulcanici a bassa frequenza e cinque eventi di tremore vulcanico durati 2-3 minuti per il successivo periodo di osservazione

L’ultimo aggiornamento è delle 9 circa ora italiana.

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Fonti: Istituto filippino di vulcanologia e sismologia / Istituto filippino di vulcanologia e sismologia/Twitter / Ansa

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