L’ENPA chiede alla Regione di rivedere il piano, fermando gli abbattimenti di scoiattoli e prevedendo un monitoraggio.
La Regione Emilia Romagna ha deciso che tutti gli scoiattoli grigi presenti sul territorio saranno catturati e uccisi. Una delibera per eradicare l’animale dal territorio che lascia però spiazzati: consentirà infatti il “controllo” delle popolazioni di scoiattolo grigio, considerata specie alloctona invasiva, nel Piacentino e nei confini con il Veneto, con tanto cattura ed eutanasia degli esemplari ad opera di figure private.
Per questo, verranno piazzate trappole con esche alimentari ai confini con la Lombardia e con il Veneto, nell’area del Delta del Po. I mammiferi catturati saranno poi chiusi in contenitori ermetici e uccisi usando anidride carbonica direttamente sul posto. Ne avevamo parlato qui: L’Emilia Romagna catturerà e ucciderà gli scoiattoli grigi: danneggiano l’ambiente.
Ma l’ENPA non ci sta.
L’Ente Nazionale Protezione Animali, infatti, chiede alla Regione di rivedere il piano, fermando gli abbattimenti e prevedendo un monitoraggio finalizzato ad avere dati numerici sulla popolazione. Al contempo, si possono valutare progetti alternativi e sostenibili, che non comportino uccisioni.
Siamo consapevoli della complessità del tema e degli obblighi di legge, ma altrettanto coscienti che gli “stermini” non servono a nulla: anche gli scoiattoli grigi, come altri animali, si muovono liberamente e si espandono in base alle risorse disponibili e su quest’ultimo aspetto si dovrebbe intervenire. Inoltre, è necessario un censimento, l’applicazione di metodi ecologici e strumenti di prevenzione, agendo sull’ambiente, dicono.
La notizia delle uccisioni degli scoiattoli grigi sta suscitando un grande malcontento tra i cittadini. Chiediamo alla regione di rivedere immediatamente questa decisione.
Ci auguriamo che possa essere trovata una soluzione più rispettosa per gli animali, e che la regione Emilia-Romagna possa aprirsi a queste nuove possibilità lavorando con il mondo scientifico anche su progetti sperimentali
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Fonte: ENPA
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