Cosa c'è di meglio di una carrellata di notizie positive per riacquistare un po' di fiducia nell'umanità? Ecco cos'è accaduto di bello negli ultimi giorni
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Dal traguardo storico raggiunto alla (controversa) COP28 alla scoperta del sapore della libertà per un’orsa rimasta in cattività per circa 20 anni: queste sono soltanto alcune delle good news che hanno segnato la scorsa settimana e a cui abbiamo scelto di dare maggiore visibilità. Pronti ad assaporare anche le altre?
COP28: raggiunto l’accordo sui combustibili fossili
La Conferenza globale sul Clima, che si è tenuta a Dubai, non ha portato a grandi vittorie per l’ambiente e non stupisce, visti i disastrosi presupposti dell’evento. Ma è accaduto qualcosa che non ha precedenti: per la prima volta nel testo dell’accordo, sottoscritto dai delegati di oltre 190 Paesi, si fa riferimento apertamente ai combustibili fossili.
Naturalmente ciò non significa che dall’oggi al domani diremo addio a queste fonti di inquinamento, ma questo testo storico potrebbe segnare l’inizio della fine di un’era (durata fin troppo!). L’accordo impone ai Paesi di effettuare una transizione rapida ed equa in ambito energetico, anche se – ahinoi – non è stato raggiunto il consenso sulla completa eliminazione di carbone, petrolio e gas.
Azzerare la produzione di rifiuti è possibile (e questa comunità lo ha dimostrato)
Il comune francese di Roubaix si è reso protagonista di un’importante rivoluzione green. Ad avviarla nel 2015 Alexandre Garcin, desiderosa di vedere la sua città più pulita e libera dai rifiuti. Così ha ideato il progetto Zero-Waste Roubaix, coinvolgendo un centinaio di volontari per partecipare a un programma pilota gratuito, della durata di un anno, che avrebbe insegnato loro a vivere senza produrre immondizia comunque a generare meno rifiuti. L’iniziativa si è rivelata un grande successo!
Utilizzando una bilancia per bagagli, le famiglie protagoniste hanno pesato periodicamente i loro rifiuti settimanali. La partecipazione a workshop e incontri di sensibilizzazione, le ha rese più consapevoli e attente all’ambiente. I residenti hanno consumato meno pasti da asporto o sono passati al detersivo per il bucato fatto in casa e i primi partecipanti. Inoltre, hanno risparmiato in media 1.000 euro l’anno. 7 su 10 hanno ridotto la produzione di rifiuti del 50% e uno su quattro di oltre l’80%. Che dire? Un traguardo straordinario, a cui anche le nostre città dovrebbero ispirarsi.
L’orsa che assapora la libertà dopo 20 anni in cattività
Una notizia rincuorante arriva dalla Spagna e ha come protagonista Stiffi, una femmina di orso bruno, che ha avuto la sfortuna di nascere in un circo. Dopo 7 anni passati a esibirsi in ridicoli spettacoli in un circo in Argentina, è stata trasferita in una triste gabbia nello Zoo Yatay di La Rioja, in Spagna. Per altri 13 anni non ha conosciuto nulla se non la folla di visitatori curiosi e le sbarre di acciaio.
Il suo destino è cambiato radicalmente con la chiusura dello zoo. Qualche giorno fa, grazie all’impegno di un gruppo di attivisti dei diritti per gli animali, Stiffi ha potuto finalmente provare il gusto della libertà e muovere i suoi primi passi sull’erba in un santuario, che è diventata la sua nuova casa.
Torna il Panettone sospeso per chi è in difficoltà
Natale è sinonimo di pranzi, cenoni e banchetti in compagnia. Non tutti, però, possono concedersi dolci natalizi (i cui costi sono lievitati con l’inflazione). Per saldare il cuore delle persone che versano in difficoltà economiche torna a Milano, come ormai da tradizione, l’iniziativa del “Panettone Sospeso”, organizzato dall’Associazione no-profit omonima e patrocinata dal Comune di Milano.
Fino al 20 dicembre in alcune pasticcerie milanesi (14 in totale) è possibile acquistare un panettone per regalarlo a chi è meno fortunato. Chi non può recarsi fisicamente nei punti vendita, può comprarlo anche online.
Chiesto il rinvio a giudizio per Solvay
Concludiamo con una vicenda che riguarda la società chimica Solvay di Spinetta Marengo (in provincia di Alessandria), accusata di disastro ambientale per via dell’inquinamento da PFAS – la cui cancerogenità è stata ufficializzata di recente dall’International Agency for Research on Cancer (IARC) – e altri agenti chimici nella acque e nel suolo.
Mentre l’Arpa Piemonte conferma l’aggravamento costante della situazione, la Procura di Alessandria ha chiesto il rinvio a giudizio per l’azienda: ciò rappresenta un importante traguardo nella lotta per la giustizia ambientale.
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