Torna il consueto appuntamento con le ultime buone notizie scelte da greenMe. Ecco una carrellata di good news da gustare a inizio settimana!
Indice
Persino in Medio Oriente, dove proseguono incessantemente i bombardamenti che non risparmiano nessuno, c’è posto per un briciolo di speranza. Lo dimostra la collaborazione fra volontari israeliani e plastinesi, che hanno messo da parte il risentimento per unire le forze e salvare gli animali randagi colpiti dalla guerra.
Questa è solo una delle tante belle notizie che hanno segnato la settimana che si è appena conclusa e che vogliamo riepilogarvi. Fra quelle selezionate una riguarda direttamente il nostro Paese. Scopriamole insieme.
Aggiornato il regolamento UE contro greenwashing e obsolescenza programmata
Finalmente l’Unione europea ha trovato un’intesa, seppur provvisoria, per aggiornare il Regolamento “Ecodesign”, che renderà più durevoli ed efficienti i prodotti durante il loro ciclo di vita, oltre che più semplici da riciclare, riparare e riutilizzare. Uno dei punti fondamentali riguarda il divieto per le aziende di distruggere i capi d’abbigliamento e le calzature che restano invenduti.
Il nuovo regolamento prevede anche i cosiddetti “passaporti dei prodotti”, che contengono informazioni che consentiranno ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli e di conoscere l’impronta ecologica di ciò che comprano. In questo modo saranno messi nelle condizioni di scoprire eventuali casi di greenwashing.
Il canto Lirico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO
Una splendida news per le tradizioni artistiche del nostro Paese: il canto lirico è entrato ufficialmente a far parte della lista dei patrimoni immateriali dell’umanità Unesco. Dopo un lungo iter, avviato nel 2011, l’opera lirica – le cui origini risalgono alla fine del Cinquecento – ha ottenuto lo straordinario riconoscimento che meritava.
Adesso, è la cucina Made in Italy ad ambiare al prestigioso titolo. La candidatura all’Unesco è stata lanciata, infatti, la scorsa primavera, ma bisognerà attendere il 2025 per scoprire il verdetto.
Salvati 24 delfini rosa rimasti intrappolati in Bolivia
Anche dal fronte animali arriva un’emozionante notizia. Dopo una settimana di sforzi titanici, un team di ricercatori, volontari biologi è riuscito a portare in salvo ben 24 esemplari di Inia – anche noti come delfini delle Amazzoni – che rischiavano di morire lentamente, bloccati nel fango in un bacino fluviale collegato al Rio Grande, in Bolivia.
Tornare a nuotare per i cetacei sembrava praticamente impossibile, ma la missione è andata a buon fine grazie al lavoro volenteroso di una rete di 30 persone.
Palestinesi e israeliani uniti per salvare i randagi
Nell’apocalisse che sta vivendo la Palestina, martoriata dalla guerra, c’è un bagliore di luce. Mentre proseguono senza sosta i bombardamenti, anche su scuole e ospedali, a Betlemme, nel cuore della Cisgiordania, un gruppo di volontari è sceso in campo per salvare cani e gatti randagi, mettendo a rischio la loro vita.
Alcuni sono israeliani, altri palestinesi: in questo momento catastrofico, hanno deciso di far prevalere l’umanità. Le due associazioni “Animal and Environment Association – Bethlehem, Palestine” e “Animal Heroes” hanno iniziato, infatti, a collaborare con altri volontari che vivono in Israele e che si sono resi disponibili per accogliere gli animali feriti, moribondi e affamati e curarli presso i loro centri.
La Francia vieta le sigarette elettroniche monouso
Infine, concludiamo con una decisione storica presa dalla Francia per combattere il tabagismo. Qualche giorno fa l’Assemblea nazionale francese ha adottato all’unanimità il disegno di legge contro le sigarette elettroniche usa e getta. Questi dispositivi, al design accattivante e disponibili in gusti sfiziosi, hanno acquisito una grande popolarità negli ultimi anni, specialmente fra i più giovani.
L’obiettivo del Paese europeo è proprio quello di tutelare preadolescenti e adolescenti, sempre più esposti a infiammazioni alle vie respiratorie e spinti alla dipendenza dal fumo. Ma, ovviamente, a beneficiarne sarà anche l’ambiente dato che le sigarette “puff” sono composte da plastica inquinante e contengono batterie al litio e in gran parte dei casi finiscono per essere smaltite in modo inadeguato.
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